San Girolamo - Lionello. |
“nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande”.
Gesù
deve ritornare spesso sull’umiltà, sulla tentazione di occupare i primi posti, di essere
il leader, detentori assoluti della verità, ecc. Lo fa con l’insegnamento
e con gesti di servizio e di umiltà. Visto ciò che è successo nella Chiesa durante
i secoli in fatto di clericalismo, trionfalismo, esportazione e imposizione del
proprio modello culturale (occidentale) anche se non era il modello originale
di Gesù, in fatto di titoli di monsignore, eccellenza, eminenza, tiare, scarpe
rosse, baciamano e vita di lusso dei principi della Chiesa, cosa non sarebbe
successo se non ci fosse stata la Scrittura a darci dei punti fermi?!?
Al Concilio di Trento (1500) c'era il problema
della traduzione della Bibbia nelle lingue moderne accanto a quella in latino che
la gente non comprendeva più. Alcuni cardinali si opponevano, dicendo che le
traduzioni esistenti erano opera di eretici. Il Concilio non condannò le
traduzioni. In particolare il rappresentante del Papa diceva che se una
traduzione è fedele non importa se chi l’ha fatta è un eretico o meno, e che,
in realtà, se qualcuno non voleva che la gente potesse leggere direttamente la
Scrittura nella propria lingua era perché questa denunciava il suo modo di vivere
molto lontano dal modello di Gesù e degli apostoli. Non gli conveniva che il
popolo potesse fare certi paragoni. Riguardo al rischio di interpretazioni
errate, egli affermava che la gente comune cerca gli esempi di santità, di
generosità, di pietà, di umanità, e non concetti astratti. Per le questioni di
fede e di dogma, egli insisteva che tutto dipendeva dal pastore. Se il popolo aveva
fiducia nel suo pastore, lo sentiva vicino e un autentico testimone della fede,
avrebbe accettato attraverso di lui le spiegazioni che dona la Chiesa. Che parole
sagge! Già nel 1100 un vescovo si era spaventato perché gruppi di contadini si
riunivano per leggere il Vangelo. Il Papa gli rispose che non si poteva vietare
a dei battezzati di leggere il Vangelo, bastava accompagnarli e vigilare sull’ortodossia
dei loro discorsi.
È sorprendente costatare che coloro che vogliono
celebrare ancora la Messa in latino secondo il rito anteriore al Concilio Vaticano
II, vogliano anche leggere le letture in latino, qualcuno perfino il Vangelo mentre si era cominciato già prima del Concilio ad imporre
di leggere almeno il Vangelo nella lingua della gente la domenica. Meno comprendi
meno farai domande meglio posso “condurti nel Mistero”. Così fanno tutte le
sette.
San Girolamo (347 – 420) portò a termine
una nuova traduzione della Bibbia in latino perché la gente non comprendeva più
il greco che qualche secolo prima si parlava comunemente anche a Roma e le
traduzioni latine esistenti non erano molto accurate. La sua traduzione divenne
la Vulgata, la traduzione comune nella Chiesa. Poi la gente comprese sempre meno
il latino e divenne necessario tradurre in altre lingue. Papa Benedetto,
allargando la possibilità di celebrare secondo il Messale del 1962 chiese che i
partecipanti abbiano un dominio della lingua latina tale da poter comprendere
agevolmente le preghiere e le letture. Non mi risulta che ci siano persone tali in parrocchia. Invece ci sono tantissime persone che ignorano la Scrittura, che
non ne fanno il loro pane quotidiano. Benediciamo lo Spirito Santo che ci ha
donato il Concilio Vaticano II che ci ha aperto i tesori della Scrittura e diffondiamo questo Pane di Vita. Diceva
san Girolamo: “Ignorare la Scrittura è ignorare Cristo”, e “Tutta la Scrittura
è Cristo”. Ma, senza Comunità non c'è Scrittura viva.
Prima Lettura Zc 8, 1-8
Io salvo il mio popolo dall'Oriente e dall'Occidente.
Io salvo il mio popolo dall'Oriente e dall'Occidente.
La parola del Signore degli eserciti fu rivolta in questi termini:
«Così dice il Signore degli eserciti:
Sono molto geloso di Sion,
un grande ardore m’infiamma per lei.
Così dice il Signore: Tornerò a Sion e dimorerò a Gerusalemme. Gerusalemme sarà chiamata “Città fedele” e il monte del Signore degli eserciti “Monte santo”.
Così dice il Signore degli eserciti: Vecchi e vecchie siederanno ancora nelle piazze di Gerusalemme, ognuno con il bastone in mano per la loro longevità. Le piazze della città formicoleranno di fanciulli e di fanciulle, che giocheranno sulle sue piazze.
Così dice il Signore degli eserciti: Se questo sembra impossibile agli occhi del resto di questo popolo in quei giorni, sarà forse impossibile anche ai miei occhi? Oracolo del Signore degli eserciti.
Così dice il Signore degli eserciti:
Ecco, io salvo il mio popolo
dall’Oriente e dall’Occidente:
li ricondurrò ad abitare a Gerusalemme;
saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio,
nella fedeltà e nella giustizia.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 101
Il Signore ha ricostruito Sion ed è apparso nel suo splendore.
Le genti temeranno il nome del Signore
e tutti i re della terra la tua gloria,
quando il Signore avrà ricostruito Sion
e sarà apparso in tutto il suo splendore.
Egli si volge alla preghiera dei derelitti,
non disprezza la loro preghiera.
e tutti i re della terra la tua gloria,
quando il Signore avrà ricostruito Sion
e sarà apparso in tutto il suo splendore.
Egli si volge alla preghiera dei derelitti,
non disprezza la loro preghiera.
Questo si scriva per la generazione futura
e un popolo, da lui creato, darà lode al Signore:
Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario,
dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il sospiro del prigioniero,
per liberare i condannati a morte.
e un popolo, da lui creato, darà lode al Signore:
Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario,
dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il sospiro del prigioniero,
per liberare i condannati a morte.
I figli dei tuoi servi avranno una dimora,
la loro stirpe vivrà sicura alla tua presenza,
perché si proclami in Sion il nome del Signore
e la sua lode in Gerusalemme,
quando si raduneranno insieme i popoli
e i regni per servire il Signore.
la loro stirpe vivrà sicura alla tua presenza,
perché si proclami in Sion il nome del Signore
e la sua lode in Gerusalemme,
quando si raduneranno insieme i popoli
e i regni per servire il Signore.
Canto al Vangelo Mc 10,45
Alleluia, alleluia.
Il Figlio dell’uomo è venuto per servire
e dare la propria vita in riscatto per molti.
Alleluia.
Vangelo Lc 9, 46-50
Chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande.
Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande».
Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».
In quel tempo, nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande.
Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande».
Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».
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