Visualizzazioni totali

venerdì 13 settembre 2019

INIZIATIVA MONDIALE DELLA FAO CONTRO LO SPRECO DI CIBO


RISPARMIO DEL CIBO: Iniziativa mondiale sulla riduzione della perdita e dello spreco di alimenti



Riprendo dati dal sito ufficiale della Fao.
circa un terzo degli alimenti prodotti nel mondo per il consumo umano (approssimativamente 1 300 milioni di tonnellate annuali) si getta o si perde.
Circa il 30% dei cereali, il 40 a 50 % dei legumi a radice, verdure e frutta,il  20% per gli oleaginosi, la carne e i prodotti a base di latte, il 35% per il pesce.

 

Oltre agli alimenti che si gettano, c'è la perdita o deperimento che riguarda ciò che si guasta nel percorso che va dalla raccolta al distributore al dettaglio.
Perdite e deperimenti di alimenti sono sostanzialmente uguali nell’insieme dei paesi sviluppati e nell’insieme dei paesi in via di sviluppo (670 e 630 milioni di tonnellate, rispettivamente).
Ma in cifre “pro capite” le cose cambiano molto. Per esempio le perdite di alimenti in Europa e America del Nord vanno da 95 a 115 kg per persona ogni anno, mentre in Africa sub sahariana e Asia meridionale questa cifra rappresenta solo da 6 a 11 kg/anno! Ogni anno i consumatori dei paesi industrializzati sprecano un totale di alimenti quasi uguale alla produzione totale netta di tutta l’Africa sub sahariana.
Inoltre la proporzione di perdita/deperimento lungo le tappe che portano dal campo al consumatore varia moltissimo. Nei paesi industrializzati le perdite (40%) avvengono sopratutto alla fine della filiera perché il consumatore esigente (spesso più sull’apparenza che sulla qualità intrinseca) spinge il commerciante al dettaglio gettare alimenti ancora buoni ma che non sembrano di qualità eccellente, e, una volta a casa, butta e spreca molto di quanto ha comprato. Compra troppo e non riesce a consumare, cucina e non mangia, ecc. Invece nel Sud del mondo è la mancanza di infrastrutture e macchinari per la confezione, la conservazione e il trasporto che genera le maggiori perdite (40%).
Per quanto riguarda i paesi industrializzati si nota che un maggiore coordinamento tra i vari attori della catena di valore tra il produttore e il consumatore aiuta a limitare lo spreco. Ci sono persino varie iniziative in Europa, in cui il produttore permette al consumatore di venire a raccogliere lui stesso gli ortaggi, la frutta, ecc, direttamente nel campo. Questo ha effetti benefici molteplici anche sociali e di contatto con la natura, ecc. Sono utili le campagne di sensibilizzazione tutti questi operatori. È stata votata ultimamente una legge sullo spreco di alimenti nella grande distribuzione in Francia. È importantissimo attivare iniziative per gli usi benefici degli alimenti che si gettano, tra cui suggerire al consumatore finale soluzioni in cucina o nel giardino (compostaggio) per questi alimenti.
Spreco e perdite di alimenti provocano anche un importante consumo inutile di risorse come acqua, terra, energia, mano di opera e capitale e producono emissioni di gas ad  effetto serra non necessarie, contribuendo in questo modo al riscaldamento globale e al cambiamento climatico.
Meditiamo! E agiamo.

Nessun commento:

Posta un commento