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sabato 14 settembre 2019

DEBITORI DEL VANGELO / Esaltazione della Santa Croce


Gesù non è venuto a condannare ma a salvare affinché chiunque crede in lui non muoia, non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Speranza per tutti i peccatori, qualunque sia la grandezza del loro peccato. Di questa Buona Notizia – l’unica Vera Buona Notizia per l’uomo, e non solo in questi tempi burrascosi ma sempre – siamo annunziatori, ma molto di più siamo debitori verso tutti. Ogni uomo, ogni bambino, ha diritto a riceverla.  
Il Vangelo di oggi è preso dal dialogo di Nicodemo con Gesù. Nicodemo è una persona buona che ha servito il Signore e conosce la Scrittura, aspetta che Dio realizzi per il suo popolo la salvezza che ha promesso. Eppure non comprende. Dice a Gesù: “come può un uomo rinascere di nuovo?” Teniamo molto conto di questo, ricordandoci che Nicodemo è una persona buona, virtuosa. Solo Dio salva e l’uomo non comprende nemmeno la via da seguire se la grazia non lo illumina. Chiediamo la grazia per noi e per gli altri. Dio la vuole donare ma la possiamo accogliere solo lasciandoci guidare, abbandonandoci, sottomettendoci a Dio perché ci dia il suo Spirito Santo.

  Fil 2, 6-11
Cristo umiliò se stesso; per questo Dio lo esaltò.
 
Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Filippési 
Cristo Gesù,
pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 77
Non dimenticate le opere del Signore! 

Ascolta, popolo mio, la mia legge,
porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.
Aprirò la mia bocca con una parabola,
rievocherò gli enigmi dei tempi antichi.

Quando li uccideva, lo cercavano
e tornavano a rivolgersi a lui,
ricordavano che Dio è la loro roccia
e Dio, l’Altissimo, il loro redentore.

Lo lusingavano con la loro bocca,
ma gli mentivano con la lingua:
il loro cuore non era costante verso di lui
e non erano fedeli alla sua alleanza.

Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa,
invece di distruggere.
Molte volte trattenne la sua ira
e non scatenò il suo furore.

Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Noi ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua croce hai redento il mondo.
Alleluia.

  

Vangelo  Gv 3, 13-17
Bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo.
 

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».


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