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lunedì 30 settembre 2019

NON DIMENTICATE L'OSPITALITA' / Giornata mondiale dei migranti e dei rifugiati

"Non dimenticate l'ospitalità; alcuni, praticandola,
senza saperlo hanno accolto degli angeli" (Ebrei 13,2)

Ieri era la Giornata mondiale dei migranti e dei rifugiati. Non l'avevo dimenticato ma non si riesce a seguire tutto.
Forse molti di noi non ci facevamo tanto caso prima, ma questa Giornata è stata istituita da Papa Pio X nel 1914, più di un secolo fa. Così comprendiamo che il problema e la sorte difficilissima di chi deve lasciare la propria casa e il proprio paese per non essere ucciso oppure per fuggire dalla fame e la miseria non è qualcosa di nuovo. In particolare Papa Pio X pensava alla migrazione massiva di italiani dalla miseria verso paesi come la Francia e altri paesi europei ma anche verso gli Stati Uniti, verso l’Australia e … l’America del Sud. C'erano anche i rifugiati. Per citare un solo esempio c'è stato in quel tempo il genocidio degli Armeni, più di un milione di persone uccise, tutti cristiani.
Papa Francesco da risalto a questa ricorrenza per il suo amore sincero verso tutti e per il suo carisma ma anche, come base, perché purtroppo i migranti e i rifugiati veri, richiedenti asilo, ci sono ancora oggi, e in numero crescente da anni. Si calcola che i rifugiati siano 70 milioni! E sappiamo che questa cifra non include i rifugiati economici e climatici, anche se queste persone esistono davvero. Gente costretta a fuggire da disastri climatici o economici. Giustamente papa Francesco ha ripetuto anche che ci sono i paesi venditori di armi che causano sofferenze enormi, e poi si chiudono alle persone che fuggono dalle guerre che hanno provocato. Più in generale i paesi che accaparrano le risorse e corrompono le classi dirigenti, impedendo ogni sviluppo reale poi si chiudono allo straniero.
Quando sono arrivato in Italia facevo conoscenza di un popolo formatosi attraverso le aperture agli altri popoli e il meticciato, e molto accogliente verso lo straniero. Pensavo che il razzismo non poteva proprio esistere tra gli italiani. Mi sono dovuto ricredere e la verità è che ci sono soglie reali o immaginarie (guai a chi soffia sulla paura!), ma l’accoglienza è anche un segnale di spirito cristiano o meno. Non possiamo non ricordare che Dio si è fatto straniero (e rifugiato politico in Egitto), che Colui che è diventato Nostro, Nostro Signore addirittura, era per i romani e latini un membro di un popolo marginale e disprezzato, conquistato e schiavizzato…
Allo stesso modo c'è stata la grande mobilitazione per il Cambiamento climatico. Qualunque immaturità o imperfezione ci sia stata, questa mobilitazione riguarda un problema così evidente e serio che non possiamo non aderire. Tra le cose che possiamo fare, piantiamo alberi in città e dintorni? Almeno un o per abitante del Comune?



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