"Non dimenticate l'ospitalità; alcuni, praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli" (Ebrei 13,2) |
Ieri era la Giornata
mondiale dei migranti e dei rifugiati. Non l'avevo dimenticato ma non si riesce a seguire tutto.
Forse molti di noi non ci facevamo tanto
caso prima, ma questa Giornata è stata istituita da Papa Pio X nel 1914, più di
un secolo fa. Così comprendiamo che il problema e la sorte difficilissima di
chi deve lasciare la propria casa e il proprio paese per non essere ucciso oppure
per fuggire dalla fame e la miseria non è qualcosa di nuovo. In particolare Papa
Pio X pensava alla migrazione massiva di italiani dalla miseria verso paesi come
la Francia e altri paesi europei ma anche verso gli Stati Uniti, verso
l’Australia e … l’America del Sud. C'erano anche i rifugiati. Per citare un
solo esempio c'è stato in quel tempo il genocidio degli Armeni, più di un
milione di persone uccise, tutti cristiani.
Quando sono arrivato in Italia
facevo conoscenza di un popolo formatosi attraverso le aperture agli altri popoli
e il meticciato, e molto accogliente verso lo straniero. Pensavo che il
razzismo non poteva proprio esistere tra gli italiani. Mi sono dovuto ricredere
e la verità è che ci sono soglie reali o immaginarie (guai a chi soffia sulla
paura!), ma l’accoglienza è anche un segnale di spirito cristiano o meno. Non possiamo
non ricordare che Dio si è fatto straniero (e rifugiato politico in Egitto), che
Colui che è diventato Nostro, Nostro Signore addirittura, era per i romani e
latini un membro di un popolo marginale e disprezzato, conquistato e
schiavizzato…
Allo stesso modo c'è stata la grande mobilitazione per il Cambiamento climatico. Qualunque immaturità o imperfezione ci sia stata, questa mobilitazione riguarda un problema così evidente e serio che non possiamo non aderire. Tra le cose che possiamo fare, piantiamo alberi in città e dintorni? Almeno un o per abitante del Comune?
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