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venerdì 20 settembre 2019

CHI HA FEDE NON CADE MAI IN DEPRESSIONE? / 1 di 2


“fra’ Sereno, è vero che vai dicendo che chi ha fede non cade mai in depressione?”
No, questo non l’ho mai detto. C'è un prete che semina insieme granellini di frumento e di zizzania che l’ha scritto, almeno un paio di volte a quanto mi risulta: “Se la tua ditta ha fatto fallimento è perché non servi il Signore, se sei schizofrenico è perché non sei fedele a Dio”, e roba del genere. Scrive anche cose peggiori: “se hai questa tal difficoltà … è perché segui satana!” Come si può? Persone impressionabili, o instabili, che siano malati, parenti oppure vicini di ammalati, possono credere a queste frasi irresponsabili e false! …. Immaginiamo il disastro che può venirne fuori: ribellione a Dio e alla Chiesa, scoraggiamento e autocondanna, disperazione, esclusione da parte degli altri verso chi è “servo di satana”! Ho avuto all’Ospedale Psichiatrico Giudiziario il caso, uno solo grazie a Dio, di un ammalato psichico che il suo sacerdote aveva convinto che la sua sofferenza proveniva da un’influenza satanica. Non era vero. Non aveva i segni dei disturbi satanici. Questo prete aveva solo finito di rovinarlo…
Però ci può essere un legame tra malattia mentale e demonio? Sì. Il demonio vuole distruggere e distrugge davvero. Inoltre il demonio vuole approfittare di tutto ciò che è distruzione. E certamente la fede – quella vera, anche se debole ancora – è l’arma totale contro il demonio. Avevo scritto sul Blog dell’OPG 4 post su “malattia mentale e azione del demonio”, dove facevo un po’ il punto della mia esperienza in materia. Questi post possono essere utili. Li ho riportati su questo Blog nei giorni 20,21,22,23 novembre 2018. Cercare su internet “il blog di fra’ Sereno”, oppure “La gioia del Vangelo”. Chi riceve il link dell’ultimo post su whats app, in fondo al post può aprire “visualizza versione web” e lì, in margine cerca 2018, - mese di novembre, e trova i post cercati. Questo vale per qualunque ricerca di post vecchio.
Per la depressione in genere, c'è un testo molto piccolo di Jean Vanier, che ha tenuto banco per più di trent’anni e forse sta ancora in commercio. Si chiama “La depressione”. È un capolavoro di semplicità e profondità.
La depressione è una malattia molto diffusa oggi. Quindi è necessario parlarne. Riprendendo il titolo di un articolo di Paola Belletti  su Aleteia del 04 settembre scorso (2019): “Soffrire di depressione non è una colpa e guarire non è una magia” Cito dal suo articolo:Ciò che come esseri umani attraversati dalla sofferenza desideriamo è certo guarire e stare bene, ma prima di tutto di essere amati, ascoltati con compassione, guardati a lungo. Non respingiamoci a suon di sentenze, inspiring stories e motti di santi usati non sempre a proposito. Ti amo ora, mentre sei poco amabile. Ti sto vicino adesso, mentre sei preda dell'angoscia. Sei un bene prezioso anche se sai solo piangere o rispondere bruscamente.
Ora Dio mi ama, mi ama sempre, in modo totale, non si scandalizza mai del mio peccato, non mi respinge mai. Certo, Egli fa con totale libertà “il suo mestiere”. Cioè non fa sempre quello che gli chiedo, quello che vorrei. Per tirarmi dal labirinto in cui mi trovo, forse in cui io stesso mi sono cacciato, devo seguirlo, lasciarmi guidare e non chiedergli di benedire e accondiscendere ai miei cammini (di morte).
La fede – vera, non nevrotica, non magica o superstiziosa – è un aiuto enorme riguardo alla depressione. La fede salva. La fede è quindi la migliore base per vivere bene, per edificare, per riparare ogni aspetto della tua esistenza. Nel campo specifico, uso spesso la frase di san Giovanni della Croce: “Se qualcuno entra nella notte oscura della fede, anche se soffre di Melancholia (grave depressione, malattia psichica) guarisce; e la sua anima è tutta sana perché è tutta mossa dall’amore”.
Questa frase merita qualche spiegazione. (continua...)

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