Ognuno
ha evidentemente le sue preferenze, come ognuno può avere un carisma diverso. Poi
la Chiesa sceglie anche alcune frasi e nella sua preghiera o la sua
predicazione ritornano più spesso. Per esempio Luca e Matteo hanno scritto due
versioni diverse del Padre Nostro ma usiamo tutti i giorno quella di Matteo che
in questo modo è diventata “IL” Padre Nostro. Allo stesso modo Luca e Matteo hanno
scritto ognuno una versione delle Beatitudini ma anche lì la Chiesa abitualmente
nella Catechesi usa la versione di Matteo. Ecco che il dolce Luca, colui che parla
tanto bene della Madonna e di Gesù bambino, e ci permette di commuoverci e di
fare i presepi, ci permette oggi di scoprire la sua versione graffiante delle Beatitudini.
Se non fossimo sicuri che il suo Vangelo è Parola di Dio qualcuno direbbe che Luca
è un po’ troppo “comunista” (come Helder Camara, vescovo di Recife: “quando mi
occupo dei poveri, sono un santo, quando mi chiedo per quale ragione sono poveri,
sono un comunista!”, come Oscar Romero che predicava il Vangelo e il Concilio Vaticano
II e diceva a tutti di convertirsi, ricchi e poveri, era un pericoloso uomo
schierato con la sinistra rivoluzionaria. Giovanni Paolo II modificò il suo itinerario,
si fece aprire la Cattedrale per raccogliersi davanti alla tomba di Oscar
Romero e disse: “è nostro!, è nostro!”. Oggi è riconosciuto Santo dalla Chiesa Universale).
Come dice papa Francesco: “io dico le cose che dice la Chiesa da sempre,
ricopio ciò che diceva e scriveva Giovanni Paolo II”.
A
volte come ci piacerebbe che nel Vangelo sia solo scritto “Beati i poveri in spirito”
e non anche “Beati i poveri!” come dice Luca, cioè come dice lo Spirito Santo che
ha ispirato sia Matteo che Luca. Perché vogliamo essere “poveri in spirito”, a
condizione di essere assicurati di non essere mai “poveri” e basta. “Se siete risorti con Cristo, siete anche morti con Cristo: fate morire dunque ciò che appartiene alla terra”.
Prima Lettura Col
3, 1-11
Siete morti con Cristo: fate morire dunque ciò che appartiene alla terra.
Siete morti con Cristo: fate morire dunque ciò che appartiene alla terra.
Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.
Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria;
a motivo di queste cose l’ira di Dio viene su coloro che gli disobbediscono. Anche voi un tempo eravate così, quando vivevate in questi vizi. Ora invece gettate via anche voi tutte queste cose: ira, animosità, cattiveria, insulti e discorsi osceni, che escono dalla vostra bocca.
Non dite menzogne gli uni agli altri: vi siete svestiti dell’uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato. Qui non vi è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 144
Buono è il Signore verso tutti.
Ti voglio benedire ogni
giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode;
senza fine è la sua grandezza.
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode;
senza fine è la sua grandezza.
Ti lodino, Signore, tutte
le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.
Per far conoscere agli
uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.
Canto al Vangelo Lc 6,23
Alleluia, alleluia.
Rallegratevi ed esultate, dice il Signore,
perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo.
Alleluia.
Vangelo Lc 6, 20-26
Beati i poveri. Guai a voi ricchi.
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.
Canto al Vangelo Lc 6,23
Alleluia, alleluia.
Rallegratevi ed esultate, dice il Signore,
perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo.
Alleluia.
Vangelo Lc 6, 20-26
Beati i poveri. Guai a voi ricchi.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».
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