75. Questa conoscenza e questa comunione inaudite e autentiche di e con Dio operano anche una comunione salvifica coi fratelli e le sorelle in umanità, amati da Dio, poiché l’evento Gesù Cristo è inseparabilmente comunione con Dio e con ogni essere umano. La fede della Chiesa apostolica testimonia questa comunione in Cristo e mediante Cristo, nel grembo della comunione trinitaria:
Colui che era fin da principio, colui che noi abbiamo sentito, colui che abbiamo veduto con i nostri occhi, colui che abbiamo contemplato e che le nostre mani hanno toccato, cioè il Verbo della vita [...], lo annunziamo a voi, affinché anche voi abbiate comunione con noi. La nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo Gesù Cristo. E noi scriviamo queste cose perché la nostra gioia sia piena (1Gv 1,1.3-4).
La tradizione teologica sottolinea che la carità ci fa amare Dio e il nostro prossimo, in quanto è amico di Dio.[118]Noi possiamo pensare che le tre virtù teologali ci introducono in una conoscenza di Dio e in una comunione con Lui piene e radicalmente nuove. Ma, secondo l’accesso rinnovato a Dio che esse offrono, vengono donati in aggiunta un cammino di fede verso la fraternità, una speranza inaudita nel prossimo e quella carità che perdona tutto e porta a donare se stessi.
[118] Cf. Tommaso d’Aquino, Summa theologica, II-II, q.25, a.1, Resp.
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