Papa Francesco: "La guerra è il segno più chiaro della disumanità"
"Al rifiuto esplicito dei miei predecessori, gli eventi dei primi due decenni di questo secolo mi obbligano ad aggiungere, senza ambiguità, che non esiste occasione in cui una guerra si possa considerare giusta. Non c’è mai posto per la barbarie bellica. Tantomeno quando la contesa acquisisce uno dei suoi volti più iniqui: quello delle cosiddette “guerre preventive”.(La guerra di difesa è non solo giusta ma necessaria per un popolo aggredito, alla condizione che abbia esaurito ogni altro mezzo per fermare l'aggressore. Il Papa l'ha detto e ripetuto seguendo in questo la Dottrina della Chiesa che si appoggia sul buon senso. Come si può dire allora che "nessuna guerra è giusta"? E' chiaro che chi invece si mettesse d'accordo con il suo avversario per un confronto militare al fine di risolvere una contesa internazionale anche se non iniziata da lui, (come chi accetta una sfida a duello) sarebbe colpevole anche lui di barbarie bellica. Soprattutto il problema è che la guerra è un salto di qualità terribile e ha sempre come effetto collaterale la sofferenza gravissima di innocenti, la disumanizzazione di molti, e provoca ferite molto profonde e durature nelle relazioni. In questo senso nessuna guerra si può considerare giusta; in modo simile, ma più grave, in cui Gesù chiama ogni ricchezza "disonesta" , anche se personalmente uno può essere onesto).
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