Sessant’anni fa Giovanni XXIII apriva il Concilio Vaticano II. Quello di Trento che aveva presieduto
all’età moderna era ormai obsoleto, e, come sempre la Chiesa aveva bisogno di
ritornare alla Buona Notizia che è il suo tesoro e la sua unica ragione di essere.
Di Papa Giovanni colgo alcuni episodi che illustrano il bisogno per la Chiesa di un Concilio così grande come quello Vaticano
II.
Mentre visitava un carcere romano, un detenuto gli chiese: “ho ucciso. Dio può perdonarmi?” Con poche parole, un abbraccio e una benedizione, il Papa gli ridonò speranza. Se l’ambiente religioso di quest’uomo fosse stato cristiano (se la predicazione del cappellano fosse stata cristiana!?), egli non avrebbe avuto questo dubbio atroce. Certo, l’orrore di “aver condotto la morte con la mano negli occhi di un altro” crea incubi. Ma il Vangelo è proprio questo: confida in Gesù Cristo e cammina con Lui e sarai nuova creatura. Ma è facile spostare dalla gratuità del kerygma l’asse della nostra predicazione, della formazione religiosa. Non è un segreto per nessuno che i preti formati prima del Concilio conoscevano ben poco la Scrittura e che la Liturgia era avara di Parola di Dio. In tali condizioni si dà molta importanza "all'esterno del bicchiere" lasciando l'interno vuoto, si ritorna a cercare la giustificazione nella Legge, rischiando di essere "decaduti dalla grazia".
Riguardo allo scandalo della divisione dei cristiani,
Papa Giovanni disse: “è molto di più ciò che ci unisce di ciò che ci divide”. È
una verità ovvia ma sfuggiva ai più. Questa frase ha aperto gli occhi alla Chiesa
donando energie nuove.
A un Cardinale che gli chiedeva il perché di un Concilio Ecumenico, aveva risposto: “per far entrare sole e aria fresca nella Chiesa” e, cito direttamente il Papa,: “affinché il sacro deposito della dottrina cristiana sia custodito e insegnato in forma più efficace” (Microsoft Word - Discorso apertura Conc. Vat. II.doc. n. 11. , da leggere tutto per chi può). Si trattava di fare un “aggiornamento”.
Queste posizioni del Papa erano maturate in lui perché
egli era stato, in tanti modi, un uomo delle periferie della Chiesa, per nascita e come incarichi, in particolare come Nunzio lì dove i cattolici erano minoranza,
poi, nella Francia che usciva dalla seconda guerra
mondiale. Vediamo tutti che dal Concilio in poi “la Chiesa ha perso potere”. Alcuni
attribuiscono questa perdita proprio al Concilio Vaticano II, senza rendersi
conto che è la Società che è cambiata e che questa perdita di potere (il tramonto
della “Cristianità”) era già iniziata da tempo.
Purtroppo l’applicazione del Concilio Vaticano II è ancora
parziale e lenta, e c'è chi rema contro in parrocchie o rettorie cattoliche! Com'è possibile? Se un Concilio Ecumenico non è Magistero e della massima importanza, cosa sarà mai Magistero nella Chiesa? Chi si mette contro il Concilio e il Papa in nome della tradizione, come fa a
dirsi cattolico?
Prima
Lettura Gal 5,1-6
Non è la circoncisione che vale, ma la fede che opera per mezzo
della carità.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù.
Ecco, io, Paolo, vi dico: se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà a nulla. E dichiaro ancora una volta a chiunque si fa circoncidere che egli è obbligato ad osservare tutta quanta la Legge. Non avete più nulla a che fare con Cristo voi che cercate la giustificazione nella Legge; siete decaduti dalla grazia.
Quanto a noi, per lo Spirito, in forza della fede, attendiamo fermamente la giustizia sperata. Perché in Cristo Gesù non è la circoncisione che vale o la non circoncisione, ma la fede che si rende operosa per mezzo della carità.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 118
Venga a me, Signore, il tuo amore.
Venga
a me, Signore, il tuo amore,
la tua salvezza secondo la tua promessa.
Non togliere dalla mia bocca la parola vera,
perché spero nei tuoi giudizi.
Osserverò
continuamente la tua legge,
in eterno, per sempre.
Camminerò in un luogo spazioso,
perché ho ricercato i tuoi precetti.
La mia
delizia sarà nei tuoi comandi,
che io amo.
Alzerò le mani verso i tuoi comandi che amo,
mediterò i tuoi decreti.
Canto al Vangelo Eb 4,12
Alleluia, alleluia.
La parola di Dio è viva, efficace;
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Alleluia.
Vangelo Lc 11, 37-41
Date in elemosina, ed ecco, per voi tutto sarà puro.
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli
andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto
le abluzioni prima del pranzo.
Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del
piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui
che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in
elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».
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