Le letture lette a messa questa mattina per
la memoria della Madonna del Rosario sono il passo degli Atti che ricorda i discepoli e
la Madre di Gesù assidui e concordi nella preghiera in attesa del dono dello
Spirito Santo, e il Vangelo dell’Annunciazione.
Conosciamo e amiamo di profondo cuore questi
passi. Però, cosa c’entrano con la preghiera del Rosario? Anzi, chiediamoci, la Madonna ha
pregato incontrando l'angelo? Certamente non ha “detto preghiere”. Ma ha dialogato con la Parola di
Dio rivoltale dall'angelo, esponendo la sua vita, prima nella
perplessità e il turbamento provocato da questa parola, poi nella consegna
senza riserve. Questa è la preghiera più alta, il modello di ogni
preghiera. È la Celebrazione della Parola di Dio per eccellenza. Ricordiamocelo
sempre.
Il pericolo è che le nostre preghiere siano
un monologo rivolto a Dio (o non si sa bene a chi!?). Oppure che non
coinvolgano la nostra vita o, persino,
cerchino soltanto di preservarla dal rischio della fede.
Ma il Rosario allora? Il
Rosario è una forma di preghiera semplice e ricchissima, ma non può essere
l’unica. Per esempio è troppo povera la vita di preghiera e di fede di chi
dice “non vado a messa ma dico il rosario ogni giorno”, come fanno in tante. Ma,
tra coloro che vanno pure a messa e recitano il Rosario, c'è chi ne vive la
ricchezza e chi invece lo riduce a “pappagallata” sterile, o peggio. I motivi sono vari.
Come per ogni preghiera c'è chi non cerca la conversione. Sarà utile
rileggere ciò che dice il “Trattato della Vera Devozione a Maria” in proposito
(PARTE SECONDA - CAPITOLO SECONDO: DEFORMAZIONI DEL CULTO A MARIA che
menziona sette specie di falsi devoti e di false devozioni a Maria: 1. i devoti
critici; 2. i devoti scrupolosi; 3. i devoti esteriori; 4. i devoti
presuntuosi; 5. i devoti incostanti; 6. i devoti ipocriti; 7. i devoti
interessati.). Ma soprattutto è necessario comprendere e vivere la ricchezza
del Rosario. È una forma semplice e accessibile che deve farci tendere “all’essere crocifisso al mondo come il mondo è crocifisso per me” (vedi
Gal 6:14; e anche Rm 6:6; Gal 2:20; 5:24), a riscoprire appieno la realtà del nostro Battesimo.
Inoltre è una preghiera contemplativa incentrata su Gesù Cristo e tutto il Mistero
Pasquale. La lettera di Papa Giovanni Paolo II sul Rosario ci aiuta ad aprire
in questo senso la nostra mente e il cuore (Rosarium
Virginis Mariae sul Santo Rosario (16 ottobre 2002) | Giovanni Paolo II).
In questo giorno chiediamo di "prendere con noi Maria" e scoprire più profondamente
la potenza della preghiera.
Prima lettura
Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato. Entrati in città salirono al piano superiore dove abitavano. C'erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo di Alfeo e Simone lo Zelòta e Giuda di Giacomo. Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui. (Atti 1,12-14)
Vangelo
Nel sesto mese, l'angelo
Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una
vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La
vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di
grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si
domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere,
Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo
darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio
dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà
per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all'angelo: «Come è
possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà
su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che
nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua
parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese
per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva
del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei. (Luca
1,26-38)
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