Gesù è venuto a gettare il fuoco dell’amore sulla
terra. Sogna una Umanità unita nell’amore. Siamo davvero molto lontani. Perché si
realizzi il suo sogno, Gesù non esita a immergersi nel supplizio della croce, anche
se questo gli crea un’angoscia profondissima. Gesù ha vinto la morte e vuole che
sogniamo con lui. Chi lo fa si appoggia solo a Gesù e al suo sacrificio perché solo
lui ci permette di vincere il male e la morte, ma almeno deve entrare nel suo Spirito,
entrare nella conoscenza intima di lui. E' quello che Paolo invita insistentemente a fare i cristiani di Efeso
Il cristiano non aggredisce ma si deve aspettare di essere
aggredito, biasimato, non accettato da chi segue lo spirito del mondo. Anche in famiglia. Non è facile deludere chi vuoi bene, sentirsi incompreso o respinto in famiglia, scegliere Gesù e non i genitori o un figlio. È uno dei
paradossi forti del cristianesimo e blocca molti che si aspettano che essere cristiano
sia incontrare il consenso di tutti, non andare contro nessuno, o che i cristiani
siano tolleranti e permissivi a tutto, sottomessi e docili alle loro idee. Altri
invece usano la Parola di Gesù: “Pensate che io sia venuto a portare pace
sulla terra? No, io vi dico, ma divisione” per aggredire, diventare giustizieri, giustificare il loro seguire le loro idee fisse, rifiutando l'insegnamento della Chiesa o l'obbedienza. Persino i musulmani usano questi versetti per giustificare il comportamento del profeta Maometto con il
parallelo di Matteo che dice: “sono venuto
a portare non pace, ma spada” (Matteo 10,34).
Solo il
discernimento nel cuore e la lettura completa e assidua del Vangelo, della Scrittura,
permettono di evitare di fraintendere in un senso o nell’altro la Parola di Gesù.
Prima
Lettura Ef 3, 14-21
Radicati e fondati nella carità, siate ricolmi di tutta la pienezza
di Dio.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Fratelli, io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ha origine ogni discendenza in cielo e sulla terra, perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati nell’uomo interiore mediante il suo Spirito.
Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, e di conoscere l’amore di Cristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.
A colui che in tutto ha potere di fare
molto più di quanto possiamo domandare o pensare,
secondo la potenza che opera in noi,
a lui la gloria nella Chiesa e in Cristo Gesù
per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli! Amen.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 32
Dell’amore del Signore è piena la terra.
Esultate,
o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.
Retta
è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.
Il
disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
Ecco,
l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.
Canto al Vangelo Fil 3,8
Alleluia, alleluia.
Tutto ho lasciato perdere e considero spazzatura,
per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui.
Alleluia.
Vangelo Lc 12, 49-53
Non sono venuto a portare pace sulla terra, ma divisione.
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!
Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non
sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma
divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno
divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e
figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro
nuora e nuora contro suocera».
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