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domenica 30 ottobre 2022

E' ENTRATO IN CASA DI UN PECCATORE / XXXI Dom T.O., C.

 



Dio ama tutto ciò che vive perché, dal suo Amore, ha creato ogni cosa. Zaccheo, benché peccatore, rimane un figlio di Abramo. Non deve essere escluso dalla comunità. Questa verità così consolante per me diventa difficile quando si tratta di metterla in pratica nei rapporti con gli altri. Gesù non esclude la prudenza né il discernimento (“vi preghiamo, fratelli, di non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare…” “prudenti come serpenti e semplici come colombe” …). Ma la differenza tra me e Gesù è che Gesù vede il desiderio, il cuore di Zaccheo, io invece, come “tutti”, vedo solo che «È entrato in casa di un peccatore!».

Dio mi ama così come sono – La Chiesa deve essere inclusiva come dice Papa Francesco - … Staccato dalla necessaria conversione questo Amore Universale e fedele di Dio diventa uno slogan. Ricordiamo che la disperazione finale (Dio non può perdonarmi, sono già condannato all’inferno) e la presunzione di entrare in paradiso senza conversione sono tutt’e due peccati contro lo Spirito Santo.

Gesù dice: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza». Oggi. Perché prima, pur essendo figlio di Abramo, Zaccheo e la sua casa erano esclusi dalla salvezza! Ma è importante che Gesù, piuttosto che le opere degne di conversione di Zaccheo, sottolinei innanzitutto la sua dignità incancellabile e la fedeltà di Dio all’Alleanza con Abramo: «perché anch’egli è figlio di Abramo ».

 

Prima Lettura  Sap 11,22-12,2
Hai compassione di tutti, perché ami tutte le cose che esistono.

Dal libro della Sapienza
Signore, tutto il mondo davanti a te è come polvere sulla bilancia,
come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra.
Hai compassione di tutti, perché tutto puoi,
chiudi gli occhi sui peccati degli uomini,
aspettando il loro pentimento.
Tu infatti ami tutte le cose che esistono
e non provi disgusto per nessuna delle cose che hai creato;
se avessi odiato qualcosa, non l’avresti neppure formata.
Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non l’avessi voluta?
Potrebbe conservarsi ciò che da te non fu chiamato all’esistenza?
Tu sei indulgente con tutte le cose, perché sono tue,
Signore, amante della vita.
Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose.
Per questo tu correggi a poco a poco quelli che sbagliano
e li ammonisci ricordando loro in che cosa hanno peccato,
perché, messa da parte ogni malizia, credano in te, Signore. 

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 144
Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.

O Dio, mio re, voglio esaltarti
e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Fedele è il Signore in tutte le sue parole
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto. 

Seconda Lettura
  2 Ts 1,11 - 2,2
Sia glorificato il nome di Cristo in voi, e voi in lui. 

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi
Fratelli, preghiamo continuamente per voi, perché il nostro Dio vi renda degni della sua chiamata e, con la sua potenza, porti a compimento ogni proposito di bene e l’opera della vostra fede, perché sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù in voi, e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesù Cristo.
Riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e al nostro radunarci con lui, vi preghiamo, fratelli, di non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare né da ispirazioni né da discorsi, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia già presente. 

Canto al Vangelo 
 Gv 3,16
Alleluia, alleluia.

Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito;
chiunque crede in lui ha la vita eterna.
Alleluia.

  

Vangelo  Lc 19, 1-10
Il Figlio dell'uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

 

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