Dio ama tutto ciò che vive perché, dal suo Amore, ha
creato ogni cosa. Zaccheo, benché peccatore, rimane un figlio di Abramo. Non deve
essere escluso dalla comunità. Questa verità così consolante per me diventa
difficile quando si tratta di metterla in pratica nei rapporti con gli altri. Gesù
non esclude la prudenza né il discernimento (“vi preghiamo, fratelli,
di non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare…” “prudenti come
serpenti e semplici come colombe” …). Ma la differenza tra me e Gesù
è che Gesù vede il desiderio, il cuore di Zaccheo, io invece, come “tutti”, vedo solo che «È entrato in casa di
un peccatore!».
Dio mi ama così come sono – La Chiesa deve essere inclusiva
come dice Papa Francesco - … Staccato dalla necessaria conversione questo Amore
Universale e fedele di Dio diventa uno slogan. Ricordiamo che la disperazione
finale (Dio non può perdonarmi, sono già condannato all’inferno) e la
presunzione di entrare in paradiso senza conversione sono tutt’e due peccati
contro lo Spirito Santo.
Gesù dice: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza». Oggi. Perché prima, pur essendo figlio di Abramo, Zaccheo
e la sua casa erano esclusi dalla salvezza! Ma è importante che Gesù, piuttosto
che le opere degne di conversione di Zaccheo, sottolinei innanzitutto la sua dignità
incancellabile e la fedeltà di Dio all’Alleanza con Abramo: «perché anch’egli è figlio di Abramo ».
Prima
Lettura Sap 11,22-12,2
Hai compassione di tutti, perché ami tutte le cose che esistono.
Dal libro della Sapienza
Signore, tutto il mondo davanti a te è come polvere sulla bilancia,
come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra.
Hai compassione di tutti, perché tutto puoi,
chiudi gli occhi sui peccati degli uomini,
aspettando il loro pentimento.
Tu infatti ami tutte le cose che esistono
e non provi disgusto per nessuna delle cose che hai creato;
se avessi odiato qualcosa, non l’avresti neppure formata.
Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non l’avessi voluta?
Potrebbe conservarsi ciò che da te non fu chiamato all’esistenza?
Tu sei indulgente con tutte le cose, perché sono tue,
Signore, amante della vita.
Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose.
Per questo tu correggi a poco a poco quelli che sbagliano
e li ammonisci ricordando loro in che cosa hanno peccato,
perché, messa da parte ogni malizia, credano in te, Signore.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 144
Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.
O
Dio, mio re, voglio esaltarti
e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Misericordioso
e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
Ti
lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.
Fedele
è il Signore in tutte le sue parole
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.
Seconda Lettura 2 Ts 1,11 - 2,2
Sia glorificato il nome di Cristo in voi, e voi in lui.
Dalla
seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi
Fratelli, preghiamo continuamente per
voi, perché il nostro Dio vi renda degni della sua chiamata e, con la sua
potenza, porti a compimento ogni proposito di bene e l’opera della vostra fede,
perché sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù in voi, e voi in lui,
secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesù Cristo.
Riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e al nostro radunarci con
lui, vi preghiamo, fratelli, di non lasciarvi troppo presto confondere la mente
e allarmare né da ispirazioni né da discorsi, né da qualche lettera fatta
passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia già presente.
Canto al Vangelo Gv 3,16
Alleluia, alleluia.
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito;
chiunque crede in lui ha la vita eterna.
Alleluia.
Vangelo Lc 19, 1-10
Il Figlio dell'uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando,
quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di
vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era
piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un
sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi
subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse
pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un
peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò
che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte
tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli
è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare
ciò che era perduto».
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