San Paolo parla a degli eletti. Sono stati salvati per sé stessi ma anche per gli altri. La loro missione non consiste innanzitutto ad essere maestri o persone perfette, ma ad essere testimoni di ciò che Dio è, di ciò che Dio ha fatto nella loro vita senza che lo abbiano meritato. Ma se uno non conosce Dio, se uno non contempla Dio cosa potrà mai dare agli altri? E la sua vita diventa miserabile. Guarda a sé stesso e le conseguenze possono essere di due tipi. O cercherà sinceramente di essere perfetto sforzandosi e ne uscirà schiacciato, pieno di sensi di colpa, oppure si presenterà per quello che non è, si atteggerà a perfetto, mentendo, attribuendosi doni che non ha e cercando di fare il maestro degli altri (Romani 2,1-17). Fin quando la sua ipocrisia sarà smascherata!
Cosa deve fare il discepolo? Camminare umilmente con Dio che lo ama,
lasciarsi illuminare e guidare da Lui. È chiaro che se riposo sulla fedeltà di Dio,
sulla sua provvidenza, sulla certezza che egli agisca a mio favore, il mio
rapporto con me stesso, con il mio peccato e i miei limiti, con la verità, con i
soldi, con i successi mondani, con tutti gli avvenimenti della mia vita, con gli
altri, comincerà a cambiare radicalmente, senza sforzo. “Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?” (Rm 8:31). Non solo la mia pazienza sarà
un frutto della mia fede perché Dio, mio alleato, ha tutto nelle mani, ma non
temerò l’uomo che è polvere e cenere. “Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate
paura: valete più di molti passeri!”
Santa Monica ha vissuto con i suoi figli
(e il marito) momenti estremamente difficili e si sarà fatto tante domande, anche
su se stessa, la sua incapacità a convertire il marito, a convincere in
particolare il figlio Agostino a seguirla nella via di Cristo, … ma ha avuto la
grazia di capire che il problema era più grande di lei e delle sue forze, e che
le toccava pregare, pregare, pregare e fare fiducia al Signore, convertendosi
il meglio che le era possibile, senza pretendere nulla da sé stessa e da Dio. Mentre
piangeva e vedeva la sua miseria e impotenza, Dio preparava sant’Agostino, il più
grande Padre della Chiesa di Occidente!
Rallegriamoci dunque, sempre! “Getta
sul Signore il tuo affanno ed egli ti darà sostegno,mai permetterà che
il giusto vacilli.” (Sal 54:23). Dio ti ama e vuole il tuo
amore.
Prima
Lettura Ef
1, 11-14
Noi, che già
prima abbiamo sperato nel Cristo, siamo stati fatti eredi; e anche voi avete
ricevuto il sigillo dello Spirito Santo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Fratelli,
in Cristo siamo stati fatti anche eredi,
predestinati – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà –
a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.
In lui anche voi,
dopo avere ascoltato la parola della verità,
il Vangelo della vostra salvezza,
e avere in esso creduto,
avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso,
il quale è caparra della nostra eredità,
in attesa della completa redenzione
di coloro che Dio si è acquistato a lode della sua gloria.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 32
Beato il popolo scelto dal Signore.
Esultate, o
giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.
Retta è la
parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.
Beata la
nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini.
Canto al Vangelo Sal 32,22
Alleluia, alleluia.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.
Alleluia.
Vangelo Lc 12, 1-7
Anche i capelli
del vostro capo sono tutti contati.
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si
calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli:
«Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di
nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi
ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete
detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.
Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e
dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver
paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella
Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui.
Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è
dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati.
Non abbiate paura: valete più di molti passeri!».
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