Questa mattina leggevo su Fb di
una donna che, ieri, appena ricevuta la comunione in bocca si mise a polemizzare
con la vicina di banco che l’aveva ricevuta sulle mani, dicendo quanto questo fosse
sacrilego, che la madonna lo va ripetendo a tutti i veggenti del mondo! Chi scriveva il post si chiedeva: ma quella signora che prende la Comunione in bocca per rispetto, in quel momento stava pregando, stava in comunione con Gesù ricevuto nel Sacramento? Invece di
approfondire la Parola di Dio, la Tradizione della Chiesa e il suo Magistero, invece
di "attendere con timore e tremore” alla
propria conversione (vedi Filippesi 2,12), c'è
chi “cerca un segno” e abbocca a tutte le pseudo “rivelazioni”. “Ciò
non fa meraviglia, perché anche satana si maschera da angelo di luce”. (2Cor 11:14). Ho scritto in passato vari post sull'argomento ma rimando oggi a questo articolo del Prof. Andrea Grillo:
A chi cerca un segno, Gesù promette quello di Giona, ossia la Predicazione.
Per Matteo questo segno è il Mistero Pasquale (Matteo 12,39 ss; 16,4): Gesù
rimarrà tre giorni e tre notti nella tomba. Le due cose non si contraddicono. La
Parola di Dio si incarna nella Storia e la predicazione è essenzialmente l’annuncio
del Mistero Pasquale. Diceva Teresa d’Avila: “Ne ho
fatto molte volte l'esperienza, e me l'ha detto il Signore stesso. Ho visto
nettamente che dobbiamo passare per questa porta (l’umanità di Cristo), se
desideriamo che la somma Maestà ci mostri i suoi grandi segreti. Non bisogna
cercare altra strada, anche se si è raggiunto il vertice della contemplazione,
perché per questa via si è sicuri. … Bisogna percorrere questa strada con grande
libertà, abbandonandoci nelle mani di Dio”. Liturgia delle Ore -
Santa Teresa d'Avila - www.maranatha.it
E quindi dice Paolo: “Cristo ci ha liberati per la libertà! State
dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù”. Egli
deve ripeterlo ovunque perché sia i pagani, sia quegli ebrei che assolutizzano i
precetti e i riti, usano “argomenti seducenti”
contro la rivoluzione cristiana ed egli deve incoraggiare i credenti ancora fragili: “Se pertanto siete morti
con Cristo agli elementi del mondo, perché lasciarvi imporre, come se viveste
ancora nel mondo, dei precetti quali «Non prendere, non gustare, non toccare»?” (Col 2, 20-21; i capitoli 2 e 3 di Colossesi sono un inno alla libertà data da Cristo).
Purtroppo vediamo che pagani e credenti ripiegati sulla ritualità esistono ancora.
Oggi sono dei battezzati e spesso si credono più cattolici del Papa. È una “dura lotta” (Col 2,1).
Prima
Lettura Gal 4,22-24. 26-27.31; 5, 1
Non siamo figli di una schiava, ma della donna libera.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, sta scritto che Abramo ebbe due figli, uno dalla schiava e uno dalla donna libera. Ma il figlio della schiava è nato secondo la carne; il figlio della donna libera, in virtù della promessa.
Ora, queste cose sono dette per allegoria: le due donne infatti rappresentano le due alleanze. Una, quella del monte Sinai, che genera nella schiavitù, è rappresentata da Agar. Invece la Gerusalemme di lassù è libera ed è la madre di tutti noi. Sta scritto infatti:
«Rallégrati, sterile, tu che non partorisci,
grida di gioia, tu che non conosci i dolori del parto,
perché molti sono i figli dell’abbandonata,
più di quelli della donna che ha marito».
Così, fratelli, noi non siamo figli di una schiava, ma della donna libera.
Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 112
Sia benedetto il nome del Signore, da ora e per sempre.
Lodate,
servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre.
Dal
sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore.
Su tutte le genti eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria.
Chi è
come il Signore, nostro Dio,
che si china a guardare sui cieli e sulla terra?
Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero.
Canto al Vangelo Sal 94
Alleluia, alleluia.
Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia.
Vangelo Lc 11, 29-32
Non sarà dato alcun segno a questa generazione, se non il segno di
Giona.
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le
sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno
per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa
generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di
questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini
della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più
grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa
generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si
convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
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