Visualizzazioni totali

mercoledì 26 ottobre 2022

VOI, NON SO DI DOVE SIETE! ... / mercoledì XXX sett. T.O., pari.

 


San Paolo ci invita a reimpostare tutti i nostri rapporti nella luce del Signore risorto: “siate sottomessi gli uni gli altri nel timore del Signore!”. Questo, come detto ieri per marito e moglie, uomo e donna, non cancella le specificità, i ruoli e le responsabilità di ognuno. Ma offre una pari dignità complementare. Nulla di più estraneo al cristiano che la teoria del gender. Il cristiano ha in Cristo la Luce, e come Cristo e il suo insegnamento, ha le radici nell’Antico Testamento. Paolo lo ricorda esplicitamente per il quarto comandamento.

Il cristiano, anche chi occupa il posto più umile oppure vive una situazione ingiusta, sa di servire il Signore e la venuta del suo Regno. Senza lasciarsi guidare dalla Grazia e guardare alla Promessa di cui riceviamo giorno dopo giorno l’anticipo, la morale cristiana richiede un eroismo da superuomini di cui nessuno è capace. Oppure è una morale di schiavi come dicevano alcuni autori pagani, di poveracci senza orgoglio e incapaci di farsi rispettare, condizionati solo dalla paura del castigo umano o divino. Invece la morale cristiana è di chi sa che lo sguardo di Dio si è posato su di lui, di essere un eletto che in Cristo ha già vinto gratuitamente la morte. La morale cristiana è conseguenza, come il fiume viene dalla sorgente e non viceversa. È di chi è stato liberato gratuitamente dalla paura e può guardare tutti come fratelli. Nell’Antichità, il Re, il Faraone, l’Imperatore erano divini(zzati) e gli altri uomini, anche se liberi e non schiavi, erano in loro potere. Il cristiano, anche di umile condizione o schiavo, sa di essere figlio del Dio Vivente, di avere la Vita Eterna e, in Colui che si è abbassato per amore nella morte e la morte di croce, non teme più né la morte né le situazioni di morte.

Purtroppo, molti pensano che il cristianesimo consista nel moltiplicare le preghiere, osservare certe devozioni, oppure fare liberi monologhi a Dio tra sé e sé, perfino “mangiare e bere ogni giorno in presenza del Signore”, ma non si lasciano convertire dallo Spirito di Dio. Cercano i primi posti, i riconoscimenti, servono “per farsi vedere, come fa chi vuole piacere agli uomini”. Molti cercano nel cristianesimo un’occasione di promozione umana (il cristianesimo è senz’altro anche un grande fattore di promozione umana).

Se non mi converto davvero a Cristo, nell’ultimo giorno io, più degli altri, sentirò rivolto anche a me: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”.

 

Prima Lettura   Ef 6, 1-9
Prestando servizio volentieri, come chi serve il Signore e non gli uomini.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Figli, obbedite ai vostri genitori nel Signore, perché questo è giusto. «Onora tuo padre e tua madre!». Questo è il primo comandamento che è accompagnato da una promessa: «perché tu sia felice e goda di una lunga vita sulla terra». E voi, padri, non esasperate i vostri figli, ma fateli crescere nella disciplina e negli insegnamenti del Signore.
Schiavi, obbedite ai vostri padroni terreni con rispetto e timore, nella semplicità del vostro cuore, come a Cristo, non servendo per farvi vedere, come fa chi vuole piacere agli uomini, ma come servi di Cristo, facendo di cuore la volontà di Dio, prestando servizio volentieri, come chi serve il Signore e non gli uomini. Voi sapete infatti che ciascuno, sia schiavo che libero, riceverà dal Signore secondo quello che avrà fatto di bene.
Anche voi, padroni, comportatevi allo stesso modo verso di loro, mettendo da parte le minacce, sapendo che il Signore, loro e vostro, è nei cieli e in lui non vi è preferenza di persone.     

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 144 
Fedele è il Signore in tutte le sue parole.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.

Fedele è il Signore in tutte le sue parole
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.    
 
Canto al Vangelo 
  2 Ts 2,14
Alleluia, alleluia.

Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.
Alleluia.

Vangelo
   Lc 13, 22-30
Verranno da oriente a occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».

Nessun commento:

Posta un commento