“La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!”
Quanti tra i battezzati di oggi sentono la necessità di annunciare in modo semplice come nella missione
dei settantadue la Buona Notizia del Mistero dell’Amore crocifisso e risorto e il suo desiderio di
incontrare l’uomo? Cosa ci frena? Le borse, la sacca, i soldi, il portare me
stesso, il mio progetto. Il proselitismo dà molta energia ma non serve Dio,
serve ad attirare a sé stessi e al proprio gruppo e non porta a Cristo. Lo
spogliarsi di sé, essere docili alla sua volontà, in obbedienza, non soddisfa
la carne.
L’evangelizzazione lascia liberi,
anzi, rende liberi. Assieme alla gioia di veder crescere la Chiesa,
i fallimenti che sperimenta Paolo con alcuni suoi discepoli non possono non fare male.
Dema lo abbandona semplicemente perché ama i suoi comodi e “le cose di questo mondo”. Alessandro il ramaio invece si accanisce
contro la sua predicazione. Paolo fa l’esperienza di Gesù con Giuda.
Il Signore però supplisce la mancanza
di supporto umano per l'evangelizzatore. È questa l’esperienza più forte e duratura: il Signore c'è,
il Signore non abbandona, le sue promesse sono vere. Quello che annunciamo non è
una organizzazione e pianificazione umana, ma è davvero la Presenza di Dio, la
sua Vita, la Vita Eterna, la Vittoria del Regno di Dio che inizia sulla Terra.
Anche noi continuiamo a
proclamare con gioia la Buona Notizia malgrado le difficoltà.
Prima
Lettura 2 Tm 4, 10-17 Solo Luca è con me.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo Timòteo
Figlio mio, Dema mi ha abbandonato, avendo preferito le cose di questo mondo, ed è partito per Tessalònica; Crescente è andato in Galazia, Tito in Dalmazia. Solo Luca è con me.
Prendi con te Marco e portalo, perché mi sarà utile per il ministero. Ho inviato Tìchico a Èfeso. Venendo, portami il mantello che ho lasciato a Tròade in casa di Carpo, e i libri, soprattutto le pergamene.
Alessandro, il fabbro, mi ha procurato molti danni: il Signore gli renderà secondo le sue opere. Anche tu guàrdati da lui, perché si è accanito contro la nostra predicazione.
Nella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Nei loro confronti, non se ne tenga conto. Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare a compimento l’annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 144 I tuoi santi, Signore, dicano la gloria del tuo regno.
Ti lodino,
Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.
Per far
conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.
Giusto è
il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.
Canto al
Vangelo Gv 15,16
Alleluia, alleluia. Io ho scelto voi, dice il Signore, perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga. Alleluia.
Vangelo Lc 10, 1-9 La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due
davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque
il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi
mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e
non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un
figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su
di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché
chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà
offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il
regno di Dio”».
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