La Liturgia continua a presentarci il paradosso della fermezza del cristiano
nella sua fede e la sua capacità di dialogo paziente con tutti. Paradosso per la
mentalità umana senza la grazia ma conseguenza logica per chi segue Cristo Unico
Signore, Via, Verità e Vita, senza il quale non possiamo fare nulla, che ha
manifestato la tenerezza e la pazienza di Dio verso le sue creature. La verità è
che facciamo tutti fatica a vivere contemporaneamente queste due dimensioni:
umiltà che non è timidezza, pazienza che non è compromesso, servizio fino alla croce
che non è servilismo, obbedienza che permette la conversione o “metanoia”, cioè
l’andare al di là del proprio giudizio (vedi Matteo 3,2; 4,17; Marco 1,15…) per
fare la volontà di Dio e non più la propria, aprirsi ad una visione più ampia
delle cose, senza per questo cancellare la capacità di riflettere.
“Se vuoi andare dove non sai (cioè in paradiso) devi passare per dove non sai”
diceva con disarmante semplicità san Giovanni della Croce. E aggiungeva quel
terribile (o dolcissimo per chi ha veramente gustato l’amore di Dio, ma comunque
si tratta sempre di coraggio di fede): “per andare dove non sei devi passare per
dove non sei”. È il cammino della Risurrezione, della Vittoria sulla morte che ci
accerchia. Per avere la Vita Eterna non ci sono alternative: “Una sola è la speranza alla quale siete stati
chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un
solo battesimo”.
-In fondo tu parli sempre di formazione,
ma non tutti hanno l’inclinazione allo studio o la capacità! -Non si tratta di
scuole alte o basse, ma di formazione come esperienza spirituale, attenzione al
proprio cuore e alla propria storia. Dice san Pietro ai membri delle comunità cristiane:
“adorate il Signore,
Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi
ragione della speranza che è in voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e
rispetto,” (1P 3,15). Come sappiamo, non venivano dai ceti più
colti ma avevano esperienza spirituale. Ricordo un ragazzo affetto da distrofia muscolare. Non aveva
potuto seguire molto le scuole. Ed era condannato a morire sotto i vent’anni: “mamma
non piangere, ho pregato, so dove vado”. I suoi ultimi istanti furono il
compimento di “ciò che aveva chiesto alla Madonna”.
Questo è la vera eredità del Concilio Vaticano II: una Chiesa che, di fronte ai cambiamenti senza precedenti della Società, sa dialogare, sa rinnovare il suo linguaggio, sa discernere i segni dei tempi, senza perdere nulla della sua fermezza nella fede. Quando manca l'una o l'altra di queste due dimensioni la Chiesa si perde.
Prima
Lettura Ef
4, 1-6
Un solo
corpo, un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Fratelli, io, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace.
Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 23
Noi cerchiamo il tuo volto, Signore.
Del Signore
è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.
Chi potrà
salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.
Egli otterrà
benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Canto al Vangelo Mt 11,25
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.
Vangelo Lc 12, 54-59
Sapete valutare
l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo?
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù diceva alle folle:
«Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”,
e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade.
Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo
tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?
Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca
di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e
il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione.
Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo
spicciolo».
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