Mentre l'esercito ucraino, aiutato dalla resistenza della popolazione locale, ottiene significativi successi contro l'occupante russo, la guerra, purtroppo, non è finita. E si profila il rischio di una drammatica escalation nucleare, da parte di un governo russo in grande difficoltà che ha già moltiplicato i ricatti e potrebbe preferire il disastro totale piuttosto che perdere la faccia. L'aggressione nucleare all'Europa era programmata 40 anni fa dall'allora Unione Sovietica, ma poi vennero Giovanni Paolo II e Gorbaciov. Una mia riflessione è che, avendo fatto della rivincita l'asse della sua politica, la determinazione del Governo della Federazione Russa a non subire l'umiliazione di un nuovo tracollo dovrebbe logicamente essere più forte ancora. Dobbiamo davvero pregare e convertirci. San Michele protettore dell'Ucraina ci aiuti tutti e combatta satana e i suoi servi (ovunque e chiunque siano).
Videomessaggio di
Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica
ucraina nel 202mo giorno di guerra in Ucraina
(Chiesa greco-cattolica ucraina, Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore,
Roma)
13 settembre 2022
Sia lodato Gesù Cristo!
Cari fratelli e sorelle in Cristo!
Oggi è martedì 13 settembre 2022 e in Ucraina è già il 202° giorno della grande
guerra, guerra sacrilega, sanguinosa e ingiusta che la Russia conduce contro il
popolo ucraino.
Sono 202 giorni di coraggiosa resistenza ma anche 202 giorni di grande dolore
che affligge il nostro popolo.
Durante l'ultimo giorno e la notte scorsa la terra ucraina ha tremato di nuovo,
e lungo l'intera linea del fronte ci sono state pesanti battaglie sanguinose.
Con l'aiuto di Dio il popolo ucraino sta riconquistando la sua terra datagli da
Dio.
Secondo le informazioni che abbiamo ricevuto, dalla mano assassina
dell’occupante ogni giorno vengono liberate le nuove città e i villaggi. E
vengono scoperti terribili, atroci crimini di guerra contro l’umanità.
Secondo le informazioni finora fornite, ogni giorno vengono registrati circa
200 crimini di guerra. Si tratta di uccisioni di massa dei civili, torture,
saccheggi e tutto ciò che si qualifica come un vero crimine di guerra.
Ieri l'Ucraina è stata colpita da 2 attacchi missilistici e da 25 attacchi
aerei. La nostra regione di Kharkiv è stata di nuovo scossa dai razzi e dalle
bombe.
Ieri Kharkiv ha cercato di ripristinare l'elettricità e l'approvvigionamento
idrico perché questa città di quasi un milione di persone per un giorno è
rimasta senz'acqua.
Per tutta la notte, i russi hanno ininterrottamente bombardato la nostra
regione di Dnipropetrovsk, in particolare la città di Nikopol, e diverse altre
comunità locali. Possiamo immaginare quanto sia stata infernale quest'ultima
notte per i nostri fratelli ucraini.
Ci si spezza il cuore guardando ciò che
l'occupante russo sta lasciando dietro di sé sul suolo ucraino.
Oggi - ed è solo quello che si può registrare - sono state distrutte più di 900
strutture sanitarie ed, inoltre, più di 200 chiese ed edifici religiosi.
Sentiamo oggi che è nostro dovere morale prenderci cura di quei nostri fratelli
e sorelle che si sono trovati nei territori occupati e adesso liberati. A
giorni si aprirà l'occasione per raggiungerli e portare loro il primo, urgente
aiuto e riscaldarli con l'amore dei nostri cuori.
Ecco perché desidero fare appello a tutti coloro che oggi mi ascoltano:
mostriamo ai nostri fratelli e sorelle, che adesso vivono i momenti più
difficili, la nostra solidarietà e l'amore cristiano.
E ancora una volta oggi diciamo: “L'Ucraina resiste. L'Ucraina combatte.
L'Ucraina prega”.
Adesso vorrei riflettere con voi sul nono passo o il nono comandamento della
nostra Guida Sociale del Credente che dice quanto segue: "Rispetto le
risorse naturali della Terra come dono di Dio, e le uso con giudizio”.
Domani celebreremo il giorno di Dio Creatore. Dunque, oggi è molto importante
per noi renderci conto che la responsabilità per l'ambiente è parte integrante
della morale cristiana.
Una persona non può essere felice senza rispettare l’ambiente.
Non possiamo essere persone di successo, non possiamo costruire una cultura
della vita e una civiltà sviluppata senza il rispetto per l'ambiente.
Altrimenti agiamo come invasori, predatori, ladri, privando le generazioni
future di quel grande dono, grande tesoro che è la nostra terra ucraina
donataci da Dio.
Oggi guardiamo a ciò che il nemico lascia dopo di sé: città e villaggi arsi e
distrutti, campi di grano bruciati, foreste devastate, terre nere minate,
stagni, fiumi e fonti d'acqua inquinati e non più adatti a darci l’acqua
potabile.
E vediamo che la guerra è un crimine non solo contro la vita umana, bensì un crimine
contro la creazione di Dio.
Oggi è molto importante per tutti noi comprendere la nostra responsabilità per
i doni che il Signore Dio ci offre. I nostri contadini, gli agricoltori, tutti
coloro che lavorano la terra, affermano che quest'anno il Signore Dio ha dato
all'Ucraina un gran raccolto come mai in precedenza. Forse, durante tutti gli
anni dell'indipendenza dell'Ucraina, la terra ucraina non aveva ancora dato un
raccolto così generoso. Penso che non sia invano. Il Signore Dio ci benedirà,
darà alla terra il raccolto, frutto del nostro lavoro, per essere grati a Dio
per i Suoi doni, e alla nostra terra ucraina per essere nutriti in questi tempi
difficili dovuti alla tragedia della guerra.
Penso inoltre che dobbiamo condividere quei frutti con tutti coloro che sono
stati privati della possibilità di seminare e raccogliere, che quest'anno non
hanno potuto piantare e coltivare i loro orti, per coloro che sono stati appena
liberati dal piede dell’invasore russo dai nostri soldati, soldati di pace e luce,
dal nostro esercito.
Perciò oggi ringraziamo il Signore Dio per il suo dono, il dono della Sua
creazione.
Chiediamo a Lui la saggezza di poter disporre giudiziosamente di quei doni.
Abbracciamo, affrettiamoci ad aiutare quei fratelli e sorelle che oggi sono più
bisognosi, che più hanno sofferto per questa guerra.
Oggi desidero rivolgere una speciale parola di gratitudine ai nostri
agricoltori, ai nostri contadini, a tutti coloro che si prendono cura della
nostra madre terra. Grazie per il vostro impegno, perché grazie alla nostra
feconda terra ucraina e al vostro lavoro, al vostro coraggio, al coraggio di
scendere in campo anche quando può essere pericoloso per la vostra vita, oggi
l'Ucraina ha il pane. Inoltre, potete condividere quel pane con i vostri cari.
L'autunno è sempre la stagione del raccolto, non dimentichiamo di ringraziare
il Signore Dio per questo dono durante il tempo della messe.
Che Dio benedica i nostri agricoltori.
Insieme, con il nostro lavoro e la nostra solidarietà, sosteniamo la rinascita
della campagna ucraina. Che la nostra terra ucraina porti molti frutti buoni
per le persone bisognose di oggi.
Dio, benedici l'Ucraina, Dio, benedici il suo popolo laborioso, benedici tutti
coloro che sviluppano la cultura e che rispettano l'ambiente.
Benedici il nostro esercito ucraino che è la nostra speranza per la protezione
di questa terra, e rendi tutti noi sapienti amministratori nel Tuo universo
dato da Dio.
Dio, benedici l'Ucraina con la Tua giusta pace celeste.
La benedizione del Signore sia su di voi, con la Sua grazia e il Suo amore per
gli uomini, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
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