La pesca miracolosa è esagerata. L’esperienza diceva
che non si sarebbe preso più nulla. Una pesca normale sarebbe bastata. E Pietro e i figli
di Zebedeo non ne approfittano nemmeno, lasciando tutto. Intuiscono che, se questa
pesca è la premessa, troveranno molto di più ancora.
Per il mondo la vocazione è sempre stoltezza, chi la
sente sa che è saggezza dolce e fuoco sapiente. Ma entriamo nella sequela di Cristo
con le nostre idee, le nostre proiezioni. Ci vediamo già super eroi, supermen e
superwomen. Poi viene la delusione per i nostri limiti e quelli della comunità,
le sollecitazioni del mondo ancora talmente presente in noi per cui ridivento
saggio, mi fermo, oppure mi credo arrivato e mi siedo … sul trono (“già siete diventati
ricchi; senza di noi già siete diventati re!” 1 Cor 4,8) o sulla panca.
Quali sono però i frutti della sapienza del mondo? In
questa giornata della Cura del Creato ne vediamo chiaramente i frutti di
inquinamento, fino a rompere gli equilibri del pianeta intero, nostra casa
comune, la corsa agli armamenti, le armi nucleari la cui devastazione non si
limita mai all’obiettivo mirato, le disuguaglianze abnorme tra popoli e tra ceti
sociali, i vari traffici di morte, il suicidio collettivo dell’aborto, …
La proposta cristiana invece è “tutto è tuo ma sei
di Cristo”. Libertà e responsabilità.
Signore riaccendi in noi il fuoco della tua stoltezza
divina.
Prima
Lettura 1 Cor 3, 18-23
Tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: «Egli fa cadere i sapienti per mezzo della loro astuzia». E ancora: «Il Signore sa che i progetti dei sapienti sono vani».
Quindi nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perché tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 23
Del Signore è la terra e quanto contiene.
Del
Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.
Chi
potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.
Egli
otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Canto al Vangelo Mt 4,19
Alleluia, alleluia.
Venite dietro a me, dice il Signore,
vi farò pescatori di uomini.
Alleluia.
Vangelo Lc 5, 1-11
Lasciarono tutto e lo seguirono.
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola
di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate
alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che
era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava
alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le
vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la
notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero
così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora
fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi
vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo:
«Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti
aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano
fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di
Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di
uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Nessun commento:
Posta un commento