Qoelet vede che l’uomo, malgrado buoni risultati, non
riesce a sciogliere il mistero della vita. Neppure noi abbiamo una spiegazione per
ogni cosa e in particolare rimane oscuro il perché sono nato in quella data e
in quella famiglia, popolo, condizione di vita. E non posso conoscere la data
della mia morte, né cosa ci sarà dopo, se non nella sola fede.
Se non trovano spiegazioni per molte cose, i cristiani
hanno però una risposta totale e sovrabbondante: Gesù Cristo, fattosi carne, crocifisso
e risorto, costituito Signore. Non sappiamo perché Dio essendo eterno ha creato
l’Universo solo 13 miliardi di anni fa, né perché ha chiamato Abramo solo circa
4000 anni fa, ecc. Ma Gesù ci rivela che Dio è amore, e come dice san Bernardo “L'amore
è sufficiente per se stesso, piace per se stesso e in ragione di sé. È a se
stesso merito e premio. L'amore non cerca ragioni, non cerca vantaggi
all'infuori di sé. Il suo vantaggio sta nell'esistere. Amo perché amo, amo per
amare. Grande cosa è l'amore se si rifà al suo principio, se ricondotto alla
sua origine, se riportato alla sua sorgente. Di là sempre prende alimento per
continuare a scorrere.” (Dai «Discorsi sul Cantico dei Cantici» di san Bernardo,
abate, Ufficio delle Letture del 20 agosto).
Gesù però vuole che l’Amore non sia frainteso, e vieta agli Apostoli di rivelare che egli
è il Messia finché esso non sia manifestato nella sua pienezza, non sia vissuto
nella carne umana, cioè prima della sua crocifissione e risurrezione.
Ieri una persona mi diceva: “noi siamo nati nella fede”. Era sincera – una
persona buona – ma fraintendeva completamente Gesù Cristo.
La domanda
è: adesso che l’Amore è entrato nella Storia umana, si è compiuto tra noi (Luca
1,1-4), adesso che tu lo sai, perché non ti consegni totalmente all’Amore di Dio,
l’unico che può riempire di senso la tua vita e assicurarti la vittoria sulla
morte?
Padre
Pio è stato un segno formidabile dell’Amore. Ha fatto
un bene immenso e salvato innumerevoli vite. Eppure la fede del popolo italiano
ha continuato a scemare. Anche in questo si è stato manifestato l’Amore divino: accettare il fallimento perché rispetti la libertà dell’uomo pur portando il peso dei suoi
peccati. Pare che alla fine
sentiva tutta la stanchezza di questo consumarsi senza poter arginare
totalmente il male. La sua umile obbedienza fino alla fine fu anch’essa una
manifestazione dell’Amore assoluto e gratuito di Dio.
Prima
Lettura Qo 3, 1-11
Ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo.
Dal libro del Qoèlet
Tutto ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo.
C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare quel che si è piantato.
Un tempo per uccidere e un tempo per curare,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per fare lutto e un tempo per danzare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per conservare e un tempo per buttar via.
Un tempo per strappare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
Che guadagno ha chi si dà da fare con fatica?
Ho considerato l’occupazione che Dio ha dato agli uomini perché vi si affatichino. Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo; inoltre ha posto nel loro cuore la durata dei tempi, senza però che gli uomini possano trovare la ragione di ciò che Dio compie dal principio alla fine.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 143
Benedetto il Signore, mia roccia.
Benedetto
il Signore, mia roccia,
mio alleato e mia fortezza,
mio rifugio e mio liberatore,
mio scudo in cui confido.
Signore,
che cos’è l’uomo perché tu l’abbia a cuore?
Il figlio dell’uomo, perché te ne dia pensiero?
L’uomo è come un soffio,
i suoi giorni come ombra che passa.
Canto al Vangelo Mt 10,45
Alleluia, alleluia.
Il Figlio dell’uomo è venuto per servire
e dare la propria vita in riscatto per molti.
Alleluia.
Vangelo Lc 9, 18-22
Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell'uomo deve soffrire molto.
Dal
vangelo secondo Luca
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I
discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono
che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri
uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo
di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo –
disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei
sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
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