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mercoledì 7 settembre 2022

LE BEATITUDINI: GESU' UN PAZZO SCATENATO? / mercoledì XXIII sett. T.O., pari.

 


Ecco le Beatitudini dal Vangelo di Luca. Uno commentava così il Vangelo di domenica: “questo vostro Gesù è un pazzo scatenato, che porta odio nelle famiglie; con la spada si uccide, si distrugge, non si trasforma nulla…”. Certamente non siamo d’accordo e con buone ragioni, ma questa provocazione non è da sottovalutare. Un vescovo diceva che le Beatitudini sono come quando si getta acqua sull’olio bollente: schizza da tutte le parti, è incontrollabile.

Perché la Chiesa preferisce la versione di Matteo? Perché è più ricca e spirituale? Perché appare meno rivoluzionaria socialmente? Perché dopo i “beati voi” non ci sono i “guai a voi” che scuotono non poco? Ma neanche le Beatitudini secondo Matteo sono addomesticabili. Eppure sono il respiro ampio, elevato dell’anima, e tanto avevano colpito Gandhi assieme a tutto il Discorso della Montagna.

Gesù è l’incarnazione delle Beatitudini, colui che le ha compiute. Da lui riceviamo uno Spirito. Ogni ideologia, ogni rigidità, è segno di fragilità e non è evangelica. A Roma, un giovane prete africano, vedendo l’abbondanza – e anche lo spreco – nella comunità in cui era accolto, cercò di mantenere rigidamente la povertà del suo popolo in Africa. Si ammalò gravemente di depressione. Nella Scrittura avrebbe trovato conforto con Paolo che dice: ho imparato ad essere povero e ho imparato ad essere ricco; sono iniziato a tutto, in ogni maniera: alla sazietà e alla fame, all'abbondanza e all'indigenza”. (Fili 4,12), e anche con l’esempio di tanti santi come Teresa d’Ávila o lo stesso san Francesco così povero, eppure così libero.

La stessa saggezza è necessaria per leggere quello che dice Paolo sul non sposarsi nella prima lettura. Oltre ad essere solo un consiglio, è legato alle “presenti difficoltà”. Non è una legge per tutti, per tutti i tempi e tutte le circostanze. Certamente Paolo richiama però a questa nostra generazione il valore universale del dominio di sé così necessario in tutto ma anche in materia sessuale anche se difficile e delicato. Gandhi approverebbe a pieno questa raccomandazione. Molte violenze intime, tra fidanzati e coniugi, o peggio, da sconosciuti, vengono dalla mancanza di questa virtù, oltre che dalla mancanza di una promessa divina che possa motivare il proprio combattimento spirituale. Infatti Paolo allarga questo a tutti gli aspetti della vita perché: "passa la figura di questo mondo". Anche Gesù ci ha detto domenica: “così chiunque di voi che non rinuncia a tutti i suoi averi non può essere mio discepolo”:

 

Prima Lettura   1 Cor 7, 25-31
Ti trovi legato a una donna? Non cercare di scioglierti. Sei libero da donna? Non andare a cercarla.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, riguardo alle vergini, non ho alcun comando dal Signore, ma do un consiglio, come uno che ha ottenuto misericordia dal Signore e merita fiducia. Penso dunque che sia bene per l’uomo, a causa delle presenti difficoltà, rimanere così com’è.
Ti trovi legato a una donna? Non cercare di scioglierti. Sei libero da donna? Non andare a cercarla. Però se ti sposi non fai peccato; e se la giovane prende marito, non fa peccato. Tuttavia costoro avranno tribolazioni nella loro vita, e io vorrei risparmiarvele.
Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero; quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo! 

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 44 
Ascolta, figlia, guarda, porgi l'orecchio.

Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.

Entra la figlia del re: è tutta splendore,
tessuto d’oro è il suo vestito.
È condotta al re in broccati preziosi;
dietro a lei le vergini, sue compagne,
a te sono presentate.

Condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.
Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli;
li farai prìncipi di tutta la terra. 
 
Canto al Vangelo 
  Lc 6,23
Alleluia, alleluia.

Rallegratevi ed esultate, dice il Signore,
perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo.
Alleluia.

Vangelo
   Lc 6, 20-26
Beati i poveri. Guai a voi, ricchi.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

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