Con le letture del giorno festeggiamo san Gennaro,
Patrono principale di Napoli e di Pozzuoli, luogo del martirio. Gennaro “come lampada
posta sul candelabro”. Purtroppo è più famoso per il sangue che si scioglie
che per la sua vita. Se credo che nell’ampolla c'è vero sangue che si scioglie
in modo assai imprevedibile – così mi è stato insegnato da persone degne di
fiducia – è l’interpretazione di auspicio di bene o di sventura che si dona a questo
fenomeno che mi lascia perplesso. Nel maggio 1940 il sangue si sciolse e l’Italia
entrò in guerra subito dopo. Nel 1980 il sangue si sciolse e ci fu il micidiale
terremoto. – “Ma non ci furono morti a Napoli!” – “Proprio nessun morto?” – “Eh
vabbè, qualcuno morì d’infarto per lo spavento ma nessuno per crollo”… “Ah, ok,
allora davvero è andato tutto bene...”.
Anche quest’anno il nostro arcivescovo, con grande eleganza,
mette in secondo piano il prodigio e ci riporta a san Gennaro, un uomo ancora giovane
che spendeva la vita per Cristo e la Buona Notizia della sua Vittoria sulla
morte. Malgrado i pericoli, confortava, istruiva e difendeva la sua comunità di
Santificati, primizia dell’Umanità nuova. Gente come noi, non tutti eroi né zelantissimi.
Se oggi ci sono difficoltà per evangelizzare, neppure allora mancavano. Non sono
mai mancate. L’iniziatore di questa svolta, Gesù di Nazareth, morì martire come
i suoi primi seguaci, e anche Gennaro e molti altri morirono per la nuova fede.
Papa Francesco ha detto nel viaggio di ritorno dal
Kazakistan:
“Gesù ha fatto la Chiesa con pastori, non con le guide
politiche. Ha fatto la Chiesa con gente ignorante: i Dodici erano uno più
ignorante dell’altro e la Chiesa è andata perché? Per il fiuto, il fiuto del gregge
con il pastore e del pastore con il gregge. Questo è il rapporto più grande che
io vedo quando c’è crisi in un posto, in una provincia, non so, qualsiasi cosa.
Io mi domando: il pastore è in contatto, è vicino al gregge? Questo gregge, ha
un pastore o no? Il problema sono i pastori. Su questo mi permetto di
suggerirti di leggere il commento di Sant'Agostino [a Ezechiele 34] sui
pastori: si legge in un’ora, ma è delle cose più sagge che sono state scritte
per i pastori; e con questo tu puoi qualificare questo o quest’altro pastore.
Non si tratta di modernizzare. Sì, si deve stare aggiornati con i metodi,
questo sì, è vero, ma se manca il cuore del pastore non funziona nessuna
pastorale. Nessuna.”
Prima
Lettura Pr 3, 27-34
Il Signore ha in orrore il perverso.
Dal libro dei Proverbi
Figlio mio:
non negare un bene a chi ne ha il diritto,
se hai la possibilità di farlo.
Non dire al tuo prossimo:
«Va’, ripassa, te lo darò domani»,
se tu possiedi ciò che ti chiede.
Non tramare il male contro il tuo prossimo,
mentre egli dimora fiducioso presso di te.
Non litigare senza motivo con nessuno,
se non ti ha fatto nulla di male.
Non invidiare l’uomo violento
e non irritarti per tutti i suoi successi,
perché il Signore ha in orrore il perverso,
mentre la sua amicizia è per i giusti.
La maledizione del Signore è sulla casa del malvagio,
mentre egli benedice la dimora dei giusti.
Dei beffardi egli si fa beffe
e agli umili concede la sua benevolenza.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 14
Il giusto abiterà sulla tua santa montagna, Signore.
Colui
che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua.
Non fa
danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.
Non
presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.
Canto al Vangelo Mt 5,16
Alleluia, alleluia.
Risplenda la vostra luce davanti agli uomini,
perché vedano le vostre opere buone
e rendano gloria al Padre vostro.
Alleluia.
Vangelo Lc 8, 16-18
La lampada si pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto,
ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.
Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia
conosciuto e venga in piena luce.
Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi
non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».
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