Natanaele confessa Gesù come Figlio di Dio, re d’Israele, perché egli "vede" dove era e cosa faceva. Certamente questo non è comune. Ma Gesù sembra
suggerire che non sia poi così eccezionale. Se l’uomo sapesse sviluppare le sue
doti spirituali farebbe cose molto grandi. San Paolo afferma che è possibile una
fede capace di spostare le montagne addirittura senza la comunione con Dio nell’amore
… !? (1 Cor 13,1-4). Parlandoci di Dio, gli angeli ci parlano anche di questa
dimensione spirituale che l’uomo possiede. Certamente solo in Dio
queste capacità raggiungono il loro fine e procurano felicità.
Chi provoca una guerra segue uno spirito (cattivo) e chi combatte con coraggio, difende ideali giusti, trova la forza prima di tutto in una decisione spirituale. In questi giorni il vescovo ucraino Shevchuk disse citando Sua
Beatitudine Lubomyr "I dittatori nei loro paesi hanno meno paura delle
rivolte per la fame che delle persone libere. Perché gli affamati possono
essere comprati, ma i liberi possono solo essere uccisi”. In un messaggio
precedente disse pure che “tutti
i disastri ecologici, tutte le calamità prima nascono come disastri morali e
spirituali che si verificano nel cuore umano. Un cuore impuro inquina il nostro
ambiente. Invece un cuore puro si preoccupa della purezza, dell'armonia, del
rispetto per tutte le cose create che il Signore Dio ci ha dato nelle nostre
mani”.
Gesù promette ai discepoli che vedranno « il
cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo». Una visione molto attraente.
Noi sappiamo che Gesù allude alla sua crocifissione, alla sua croce gloriosa,
trionfo dell’amore e preludio alla risurrezione. Non può ancora parlare della
sofferenza della croce: non sono ancora capaci di portarne il peso (Gv 16,12), come ai Corinti Paolo dona latte e non cibo solido (1 Cor 3,2). Paolo,
lui, parla sì della croce, altrimenti come parlerebbe di risurrezione? Ma accenna
solo all’entrare nella croce come Cristo. Solo lo Spirito Santo e una solida formazione
permette di entrare in questa dimensione. Ma non tutti lo vogliono.
Notiamo però
che senza parlare della croce non si può parlare di Risurrezione. È per questo motivo
che non si parla molto di Risurrezione in tante parrocchie e realtà cristiane,
benché sia l’essenziale della fede cristiana. Nella vita quotidiana invece molti
parlano delle loro croci, dissociandole però dalla risurrezione, dall’esperienza
vissuta da Gesù. La croce diventa allora solo morte e lamentela, una realtà da bandire
a tutti i costi. Anche in questo modo scompare la fede cristiana anche se associamo
la parola “Croce” al Signore Gesù, ma è svuotata dal suo vero contenuto cristiano.
La nostra capacità spirituale e la forza della Risurrezione ci rendano vittoriosi contro il male. Preghiamo per la vittoria della pace in Ucraina che riconosce san Michele suo protettore.
Prima
Lettura Ap 12, 7-12
Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago.
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
Scoppiò una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, ma non prevalse e non vi fu più posto per loro in cielo.
E il grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e il Satana, e che seduce tutta la terra abitata, fu precipitato sulla terra e con lui anche i suoi angeli.
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:
«Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo,
perché è stato precipitato
l’accusatore dei nostri fratelli,
colui che li accusava davanti al nostro Dio
giorno e notte.
Ma essi lo hanno vinto
grazie al sangue dell’Agnello
e alla parola della loro testimonianza,
e non hanno amato la loro vita,
fino alla morte.
Esultate, dunque, o cieli
e voi che abitate in essi».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 137
Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria.
Ti rendo
grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.
Rendo
grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.
Ti
renderanno grazie, Signore, tutti i re della terra,
quando ascolteranno le parole della tua bocca.
Canteranno le vie del Signore:
grande è la gloria del Signore!
Canto al Vangelo Sal
102,20.21
Alleluia, alleluia.
Benedite il Signore, voi tutte sue schiere,
suoi ministri, che eseguite la sua volontà..
Alleluia.
Vangelo Gv 1, 47-51
Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio
dell’uomo.
Dal
vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui:
«Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò:
«Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho
visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu
sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho
detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più
grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli
angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».
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