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martedì 6 settembre 2022

GESU' INCLUDE, PAOLO ESCLUDE? / martedì XXIII sett. T.O., pari.

 


Nel Vangelo Gesù appare inclusivo, fonte di guarigione per tutti, di conforto, di sollievo e di luce, di liberazione e salvezza. Tutti corrono per portargli gli ammalati, ascoltarlo, sicuri di trovare accoglienza (ma non dimentichiamo gli episodi in cui mette alla prova la fede dei richiedenti, come nel caso della donna siro fenicia, del cieco di Gerico che deve gridare sempre più forte... A qualcuno potrà sembrare non accoglienza).

San Paolo invece fa un elenco di esclusi, di coloro che non erediteranno il Regno di Dio. A molti la Chiesa appare come discriminante. C'è chi, per non discriminare, vuole modificare la dottrina, oppure accoglie tutti senza discernimento e senza invitare alla conversione. Paolo conferma che c'è posto per tutti nella Chiesa. Infatti tali eravate alcuni di voi!” Chiunque accetta Gesù come Signore e Maestro e lo segue, ha il suo posto nella Chiesa. Ma seguire Cristo significa lasciarsi trasformare da lui. “Ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio”.  La Chiesa è la Casa della Misericordia, la locanda dove il buon samaritano porta il ferito. Nell’ospedale di campo si curano i feriti, non si lasciano lì, senza cura. Se nessuno è malato, a che servono l’ospedale e il Medico? Se nessuno ha bisogno di essere salvato a che serve un Salvatore? Qualcuno dice che Gesù ha dato le chiavi a Pietro solo per aprire. Se tutto deve essere aperto, non ho bisogno di chiavi… Non c'è quindi battesimo senza catecumenato.

L’ambiguità che viviamo ancora tutti, è che siamo abituati a dare il battesimo ai bambini senza includere per loro una verifica del loro cammino ulteriore. Per cui tutti sono cristiani. Ma troppi lo sono senza sapere di che si tratta, e sono più nutriti dalla mentalità comune del mondo che dalla Parola di Dio e dall’esperienza della Grazia. Quando i medici del Pronto soccorso rimandano un paziente a casa con una pacca sulla spalla senza aver indagato fino in fondo la causa del suo malessere e averlo curato, si parla di malasanità. E qualche paziente muore. Se la Chiesa mandata a compiere la missione di Cristo e curare la ferita mortale dell’Umanità non lo fa, a che serve? Questo non è forse come una “colpa professionale” anche se molto più grave? Non metto in discussione lo zelo e la generosità di tanti presbiteri e laici. Il primo mancante in questo sono piuttosto io. Ma il medico affettuoso e zelante deve anche impegnarsi nel fare la diagnosi esatta per essere un buon medico. Ora il rito stesso del Battesimo parla di catecumenato. Il bambino battezzato è nella Chiesa, ma deve ancora “entrare nella Chiesa” nel senso di conoscere Gesù Cristo e il suo Vangelo, conoscere sé stesso riguardo all'ideale che Dio ha dell'uomo rigenerato dalla Grazia e la missione del battezzato.

Paolo ricorda ai Corinti il potere di giudicare della Chiesa. E' il potere di chi muore sulla croce perché nessuno vada perduto, di chi trema perché amministra questo sangue divino ed è anche lui frutto di misericordia, di chi sa che la realtà è più grande delle idee, ma è un potere reale. Non si dica che "nessuno può giudicare", né intervenire nella formazione dei cristiani. 

 

Prima Lettura  1 Cor 6, 1-11
Un fratello viene chiamato in giudizio dal fratello, e per di più davanti a non credenti!

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi.
Fratelli, quando uno di voi è in lite con un altro, osa forse appellarsi al giudizio degli ingiusti anziché dei santi? Non sapete che i santi giudicheranno il mondo? E se siete voi a giudicare il mondo, siete forse indegni di giudizi di minore importanza? Non sapete che giudicheremo gli angeli? Quanto più le cose di questa vita!
Se dunque siete in lite per cose di questo mondo, voi prendete a giudici gente che non ha autorità nella Chiesa? Lo dico per vostra vergogna! Sicché non vi sarebbe nessuna persona saggia tra voi, che possa fare da arbitro tra fratello e fratello? Anzi, un fratello viene chiamato in giudizio dal fratello, e per di più davanti a non credenti!
È già per voi una sconfitta avere liti tra voi! Perché non subire piuttosto ingiustizie? Perché non lasciarvi piuttosto privare di ciò che vi appartiene? Siete voi invece che commettete ingiustizie e rubate, e questo con i fratelli! Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio?
Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adùlteri, né depravati, né sodomìti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né calunniatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. E tali eravate alcuni di voi! Ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio. 

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 149
Il Signore ama il suo popolo.

Cantate al Signore un canto nuovo;
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo creatore,
esultino nel loro re i figli di Sion.

Lodino il suo nome con danze,
con tamburelli e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona i poveri di vittoria.

Esultino i fedeli nella gloria,
facciano festa sui loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca:
questo è un onore per tutti i suoi fedeli.  

Canto al Vangelo 
 Gv 15,16 
Alleluia, alleluia.

Io ho scelto voi, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga.
Alleluia.

Vangelo 
  Lc 6, 12-19
Passò tutta la notte pregando e scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli.

Dal vangelo secondo Luca
In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti. 

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