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giovedì 22 settembre 2022

"UNIAMOCI AL POPOLO UCRAINO, COSI' NOBILE E MARTIRE" (Papa Francesco) / Stralci dell'Udienza di Mercoledì 21 settembre.


Abbiamo sentito le Notizie, il discorso di Putin. In questi giorni non possiamo non pregare, gridare dal profondo al Signore implorando la pace per l'Ucraina e il suo popolo, e per il mondo intero. San Michele Arcangelo è invocato come protettore speciale di Kiev. Rivolgiamoci a lui che il libro dell'Apocalisse indica come guida degli angeli che combattono le forze del male.

Qui sotto alcune frasi prese dal discorso di ieri di Papa Francesco all'Udienza. Link per il testo completo:   Udienza Generale - Attività del Santo Padre Francesco | Vatican.va

Bisogna riconoscere che il Kazakhstan ha fatto scelte molto positive, come quella di dire “no” alle armi nucleari e quella di buone politiche energetiche e ambientali. Questo è stato coraggioso. In un momento di questa tragica guerra dove alcuni pensano alle armi nucleari - una pazzia - questo paese già dall’inizio dice “no” alle armi nucleari.

Per quanto riguarda la Chiesa, mi ha tanto rallegrato incontrare una comunità di persone contente, gioiose, con entusiasmo. I cattolici sono pochi in quel Paese così vasto*. Ma questa condizione, se vissuta con fede, può portare frutti evangelici: anzitutto la beatitudine della piccolezza, dell’essere lievito, sale e luce contando unicamente sul Signore e non su qualche forma di rilevanza umana. Inoltre la scarsità numerica invita a sviluppare le relazioni con i cristiani di altre confessioni, e anche la fraternità con tutti. Dunque piccolo gregge, sì, ma aperto, non chiuso, non difensivo, aperto e fiducioso nell’azione dello Spirito Santo, che soffia liberamente dove e come vuole. Abbiamo ricordato anche quella parte grigia, i martiri: i martiri di quel Popolo santo di Dio - perché ha sofferto decenni di oppressione ateistica, fino alla liberazione 30 anni fa - uomini e donne che hanno sofferto tanto per la fede nel lungo periodo della persecuzione. Assassinati, torturati, carcerati per la fede.

Con questo gregge piccolo ma gioioso abbiamo celebrato l’Eucaristia …. Era la festa della Santa Croce. E questo ci fa riflettere: in un mondo nel quale progresso e regresso si intrecciano, la Croce di Cristo rimane l’ancora di salvezza: segno della speranza che non delude perché fondata sull’amore di Dio, misericordioso e fedele. A Lui va il nostro ringraziamento per questo viaggio, e la preghiera affinché esso sia ricco di frutti per il futuro del Kazakhstan e per la vita della Chiesa pellegrina in quella terra. Grazie.

APPELLO: E anche vorrei fare presente la terribile situazione della martoriata Ucraina. Il Cardinale Krajewski è andato lì per la quarta volta. Ieri mi ha telefonato, lui sta spendendo tempo lì, aiutando nella zona di Odessa, dando tanta vicinanza. Mi ha raccontato il dolore di questo popolo, le azioni selvagge, le mostruosità, i cadaveri torturati che trovano. Uniamoci a questo popolo così nobile e martire.

(*: c'è 1 solo cattolico ogni 6000 abitanti. Il Kazakistan copre 2725000 km2 per 18,75 milioni di abitanti, ossia 8 volte l'Italia per una popolazione 3 volte inferiore)

 

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