“In quel tempo, Gesù se ne andava per
città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio”.
“predicando”: nel NT “predicare” traduce il verbo “kerysso”.
Non si tratta di fare la predica, di catechesi dialogata o di omelia, ma di
annuncio pubblico, ufficiale, di un evento, di una notizia. Il “Keryx” è l’araldo.
Cosa annuncia (evangelizza) Gesù? “Annuncia la buona notizia del regno di Dio”, cioè : coraggio Dio viene a salvarvi, a darvi una vita bella e
piena di gioia, Dio agisce a vostro favore, Dio sta per visitare il suo popolo,
ridonandogli pace e prosperità… Gli ebrei sono abituati a questo. Solo Dio poteva
liberare il popolo dalla schiavitù d’Egitto e Mosè e Aronne sono stati solo
strumenti. Le tavole della Legge non sono state scritte dall’uomo ma dal dito
di Dio stesso, con scrittura di Dio (Eso 31,18; 32,16; De 9:10). Sanno che anche
quando sono pentiti e vogliono ritornare a Dio, lo potranno fare solo se Dio ne
dà loro la grazia. È molto più importante ciò che Dio fa per noi di ciò che noi
possiamo fare per Lui o per noi stessi: “senza
di me non potete fare nulla” dice Gesù parlando della vite e dei tralci (Gv
15:5).
“L’annuncio pubblico” di Paolo è la risurrezione di Cristo perché le promesse di Dio si sono compiute in Cristo e quindi il Regno di Dio è arrivato.
Basta/bisogna credere che la via che ha seguito Gesù è la via della salvezza,
della verità per entrare nella gioia. Ma anche tra i membri della comunità c'è chi
“crede a metà”, chi crede solo ciò che riesce a comprendere, ecc.
L’annuncio di Paolo è essenzialmente che Cristo è morto e risorto, secondo le Scritture (1 Cor 15, 3 e 4). È questo l’annuncio principale che tu hai ricevuto al catechismo di Prima Comunione, nel corso di preparazione alla Cresima, al Corso prematrimoniale, con tutte le sue implicazioni? È ciò che sta alla base della tua fede e che condiziona tutta la tua vita e le tue scelte, oppure è una notizia bella però marginale? Avvolto come tutti nella fragilità e pesantezza della nostra condizione umana, credi fermamente che il più grande dono della tua vita è che anche in te è iniziata la risurrezione e che risorgerai con il tuo corpo?
San
Paolo spende in questa lettera ai Corinti tutto un capitolo per ricordare il
fondamento della fede nel kerygma: altrimenti “vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati”. Oggi,
non solo per molti il contenuto della fede è piuttosto evanescente, ma poco
spesso si associa la risurrezione e il perdono dei peccati. Come mai?
Prima
Lettura 1 Cor 15, 12-20
Se Cristo non è risorto, vana la vostra fede.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti? Se non vi è risurrezione dei morti, neanche Cristo è risorto! Ma se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede.
Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato il Cristo mentre di fatto non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono. Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti.
Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini.
Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 16
Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.
Ascolta,
Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c’è inganno.
Io
t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole,
mostrami i prodigi della tua misericordia,
tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra.
Custodiscimi
come pupilla degli occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi.
Ma io nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua immagine.
Canto al Vangelo Mt 11,25
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.
Vangelo Lc 8, 1-3
C’erano con lui i Dodici e alcune donne che li servivano con i loro
beni.
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando
e annunciando la buona notizia del regno di Dio.
C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti
cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti
sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e
molte altre, che li servivano con i loro beni.
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