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lunedì 2 ottobre 2017

I PUBBLICANI E LE PROSTITUTE INVECE GLI HANNO CREDUTO / domenica XXVI° T. O.

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Se l’equilibrio delle forze nell'Universo tra espansione e forza di gravità fosse anche solo leggermente modificato, non esisteremmo, perché o l’universo imploderebbe in maniera catastrofica, oppure la materia si disperderebbe e non esisterebbero né stelle né pianeti.

Allo stesso modo ci sono equilibri precisi nella realtà umana, nel comportamento morale. All’uomo confuso, Dio propone di purificare da sé il proprio cuore, cosicché il pagano possa giungere  a scoprirvi scolpita la legge divina. Ma tali pagani sono una eccezione. Allora Dio, nella sua misericordia, ha rivelato la sua legge a un popolo di schiavi che è diventato il maestro dell’umanità. Però (come l’Universo d’altronde) l’uomo è in divenire, cambia, evolve. Essendo libero, evolve in modo positivo  oppure negativo, fa un cammino di integrazione, di unificazione della sua personalità oppure di disintegrazione, di divisione di se stesso. Va verso una conversione crescente a Dio, oppure verso una avversione crescente a Dio.

I pubblicani e le prostitute del Vangelo passano davanti ai capi dei sacerdoti e agli anziani, non
perché sono perfetti, ma perché sono inseriti in un cammino positivo, di conversione ed è soprattutto questo che conta per Dio. Per loro la legge è una guida, un dono che li porta sulla via della vita, della comunione con Dio. I capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo forse fanno tante cose buone, meglio dei primi, ma sono fermi, non vanno più verso Dio e quindi scivolano poco a poco lontano da Dio, verso l’oscurità, verso l’avversione nei Suoi confronti. Per loro la legge non è più Parola di Vita, ma Comandamenti che pesano e di cui si cerca di fare a meno se possibile.


 Prima Lettura  Ez 18, 25-28
Lotto - Gesù e l'adultera.
Se il malvagio si converte dalla sua malvagità, egli fa vivere se stesso.

Dal libro del profeta Ezechiele
Così dice il Signore:
«Voi dite: “Non è retto il modo di agire del Signore”. Ascolta dunque, casa d’Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra?
Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso.
E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà».

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 24
Ricòrdati, Signore, della tua misericordia.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza;
io spero in te tutto il giorno.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
I peccati della mia giovinezza
e le mie ribellioni, non li ricordare:
ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via. 

Seconda Lettura
  Fil 2, 1-11 (Forma breve Fil 2, 1-5)
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi
[ Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi.
Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù ]:
egli, pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.

Canto al Vangelo  
 Gv 10,27
Alleluia, alleluia.

Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.

   
Vangelo  Mt 21, 28-32
Pentitosi, andò. I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: Figlio, oggi va' a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Non ne ho voglia. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: Sì, signore. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».

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