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mercoledì 4 ottobre 2017

PERCHE' DIO NON VUOLE I SEGNI DI SUPERSTIZIONE, COSA DICE LA BIBBIA?

Senza parole!
Benedicendo le famiglie trovo segni di superstizione in molte case. A qualcuno i richiami su questo punto sembrano esagerati o vengono fraintesi come una violazione della privacy. Allora, quando vedo gobbetti, cornicielli, scope, forbici, porta fortuna vari o quant’altro, dico: “Vedo che la vostra casa è già benedetta, non avete bisogno di altro”. In genere, mi si risponde: “Guardi Padre quanti santi ho!”

Perché santi e porta fortuna non  possono andare insieme? Cerchiamo di spiegare perché i segni di superstizione sono negativi. Sappiamo tutti che il Signore dice: “Non avrai altri dèi all’infuori di me”, ma leggiamo piuttosto le parole esatte nella Bibbia, e notiamo le ricchezze del Testo Sacro:
Esodo 20,1- 17 Dio allora pronunciò tutte queste parole:
1-Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione di schiavitù: non avrai altri dèi di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra.  Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi.
2- Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano.
3- Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il giorno settimo. Perciò il Signore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro.
4-Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio.
5-Non uccidere.
6-Non commettere adulterio.
7-Non rubare.
8-Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
9-Non desiderare la casa del tuo prossimo. 
10-Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo».


Noi diamo giustamente molta importanza a “non ammazzare” e “non rubare”, sappiamo quanto l’essere privati ingiustamente dei propri beni, del frutto delle proprie fatiche, crea sofferenza e complicazioni nella vita delle persone, per non parlare della tragedia di una vita cara stroncata dall’odio e dalla violenza. Lo conferma la mia esperienza, avendo conosciuto persone che avevano ammazzato, l’omicidio crea rimorsi per tutta la vita, e può portare alla depressione e alla follia, uccide l’uccisore! Leggendo la Bibbia però colpisce come il divieto di rubare e di uccidere è espresso in appena 4 parole contro le 119 del 1°comandamento! La differenza si conferma ampiamente se consideriamo il rapporto tra i 3 primi comandamenti che riguardano il rapporto con Dio e i 7 successivi che riguardano il rapporto con il prossimo: 243 parole contro 74! Dio sembra attribuire molta più importanza al primo comandamento che al quinto e al settimo. Attribuisce molta più importanza ai 3 comandamenti che regolano il rapporto con lui che a quelli che regolano il rapporto col prossimo. Eppure, per Dio, l’uccisione di un uomo, qualunque esso sia, è un peccato mostruoso, Egli dà un valore infinito alla persona umana!

Gli ebrei chiamano i comandamenti “le dieci parole di vita”, perché i comandamenti sono parole che danno la vita. In che modo il non farmi idoli e non essere superstizioso può darmi una vita migliore?
Dice il Signore: “Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione di schiavitù: non avrai altri dèi di fronte a me.” 

Dio non si presenta come un padrone prepotente che “detta legge” alla sua creatura debole e dipendente, ma come colui che ha salvato il suo popolo, che innanzitutto ha beneficato l’uomo prima di esigere da lui qualsiasi obbedienza. Dice in sostanza: “Io ti ho salvato dalla schiavitù, dall’umiliazione, ti ho fatto libero, non ricadere nella schiavitù degli idoli!” Caro fratello, se non hai sperimentato che il Signore si è manifestato a te e ti ha liberato dalla schiavitù, ti ha dato libertà e dignità, prega per fare questa esperienza. Non c'è bisogno di manifestazioni divine straordinarie, ma senza sapere di essere stato salvato, beneficato, come potrai esserGli grato e lodarlo?
Ma se ti affidi a ciò che è un nulla, alla superstizione, perdi la tua dignità umana, ti dividi e indebolisci. Come puoi dire di credere in Dio Onnipotente, tuo Padre, se hai bisogno di altre stupidità come il corno ecc..  Se Dio è Padre Onnipotente non basta forse a proteggerti? Non offendere la tua stessa intelligenza!

Dio dice ancora:
Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra.  Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano,  ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi.

Dio è geloso! La gelosia di Dio verso l’uomo non è invidia della sua libertà, delle sue scelte, o possesso egoistico. Dio non manca di nulla! È amore appassionato di chi ha dato se stesso e mette in guardia la sua creatura di non perdere i benefici ricevuti. Volendo proteggere l’uomo che ha creato e redento, Dio minaccia persino il castigo anche se la misericordia supera il castigo in modo infinito! (in genere il castigo è costituito dalle conseguenze stesse del peccato dell’uomo). Sentiamo spesso la gelosia di Dio come oppressione della nostra libertà, ma è proprio allora che bisogna leggere con fede la Parola di Dio e sperimentarne la veracità nella propria vita, per sfatare questi sentimenti così profondamente radicati .


O Uomo, non farti idoli! Non mettere a tua protezione un ridicolo pezzo di plastica bianca e rossa, di legno e rafia, di ceramica o di metallo! Non obbedirai a nessuna superstizione. Dio è geloso, Egli ti ha dato un’intelligenza e uno spirito! Egli crede veramente che tu meriti qualcosa di più potente e nobile come compagnia e protezione che le superstizioni!

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