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martedì 24 ottobre 2017

NOVENA DEI DEFUNTI / 24 OTTOBRE

Dante - Divina Commedia, Purgatorio.
Inizia la Novena dei Defunti. Qualche volto in più alla Messa in questi giorni. Qualche preghiera speciale e qualche canto tradizionale a cantilena.

Più che di morte, si parla di purgatorio. Cos'è il purgatorio? Una grande e buona notizia! Come mai?
In paradiso possono entrare solo coloro che sono pienamente convertiti. Infatti «Non entrerà in essa (la Gerusalemme celeste) nulla d'impuro, … ma solo quelli che sono scritti nel libro della vita dell'Agnello». Ap 21:27 «Questi seguono l'Agnello dovunque va». Ap 14:4

Il soggiorno nella Gerusalemme celeste è invidiabile sotto ogni aspetto: «Non avranno più fame, né avranno più sete, né li colpirà il sole, né arsura di sorta, perché l'Agnello che sta in mezzo al trono sarà il loro pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita. E Dio tergerà ogni lacrima dai loro occhi». (Ap. 7,16-17). «La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna perché la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l'Agnello». Ap 21:23 Il padrone, Dio stesso, si cingerà le vesti e passerà a servirli …

Ma come si giunge a tale beatitudine?
«Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello». (Ap. 7,14) «Essi lo hanno vinto (l’accusatore) per mezzo del sangue dell'Agnello e grazie alla testimonianza del loro martirio; poiché hanno disprezzato la vita fino a morire». (Ap. 12, 11).


Questo è la via normale: il martirio, disprezzare la propria vita fino a (essere pronto a) morire per Dio, non aver nessuna minima traccia di orgoglio, nessun minimo attaccamento ai beni terreni, alla vanità, alla menzogna anche leggera, aver perdonato anche i torti più dolorosi o infamanti, non aver tenuto conto del male ricevuto, aver consegnato la nostra vita nelle mani dei nemici, non per debolezza, non perché succubi, ma per maturità di amore. Insomma amare Dio con tutto il cuore, tutta la mente, tutte le forze, e … il prossimo come se stesso.
Poi ci sono le eccezioni …
Sembra però che tra noi – se dobbiamo andare in paradiso – le eccezioni saranno molto più numerose dei casi normali. Si può dire che ci siamo abituati al fatto che i casi normali secondo Dio, siano le eccezioni secondo noi, e vice versa. Eppure se questa è la via del Vangelo che abbiamo promesso, se i Sacramenti contengono la grazia che significano, non possiamo dire di non essere stati avvertiti, di non aver avuto il tempo di convertirci, di aver ricevuto un Vangelo che non diceva quello che doveva dire…

Dovremmo essere tutti “bocciati” per l’eternità. Ce lo siamo meritati.
Ma non c'è quel Dio misericordioso che porta in paradiso subito il malfattore crocifisso accanto a Lui? Ma lui non sapeva, io e tu invece, abbiamo scambiato la gratuità della salvezza nella conversione, nella pappardella della pretesa di una vita senza conversione  … Questo malfattore poi dopo l'angoscia della condanna a morte e dopo aver ricevuto la certezza della salvezza ha dovuto ancora agonizzare sulla croce con i chiodi nelle braccia e le gambe.
Ma ecco, c'è il purgatorio, che per quanto sia un luogo di consapevolezza dolorosa è comunque l’anticamera certa del paradiso. Dio vuole che tutti i suoi figli siano salvi!


Prima Lettura  Rm 5, 12. 15b. 17-19. 20b-21
Se per la caduta di uno solo la morte ha regnato, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, e così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato, molto di più la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.
Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.
Ma dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia. Di modo che, come regnò il peccato nella morte, così regni anche la grazia mediante la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 39
Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.

Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo.

Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».

Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.

Esultino e gioiscano in te
quelli che ti cercano;
dicano sempre: «Il Signore è grande!»
quelli che amano la tua salvezza.

Canto al Vangelo  Lc 21,36  
Alleluia, alleluia.

Vegliate in ogni momento pregando,
perché abbiate la forza di comparire davanti al Figlio dell’uomo
Alleluia.

Vangelo   Lc 12, 35-38
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.
E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!». 
   

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