Visualizzazioni totali

martedì 17 ottobre 2017

SONO INESCUSABILI ... / martedì XXVIII° sett. T. O.

San Paolo scrive ai cristiani di Roma la cui maggioranza è di origine ebraica e il resto di origine pagana. Per tutti ha una ammonizione ma nel brano della prima lettura se la prende con i pagani rimasti tali e dice una verità molto importante: i pagani sono inescusabili “perché, pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato né ringraziato come Dio, ma si sono perduti nei loro vani ragionamenti e la loro mente ottusa si è ottenebrata….”

L’uomo naturalmente conosce Dio (non come rivelazione soprannaturale dove Dio svela la sua natura intima ma come causa necessaria del reale.) e quelli che purificano il loro cuore scoprono dentro di sé la legge del Signore.
Si è tanto declamato che il XX° secolo avrebbe segnato la fine delle religioni, “oppio del popolo” oppure “oscurantismo”, e via dicendo. L’ateismo “scientifico” e militante è durato solo 70 anni. Deludendo tutte le attese è crollato per il suo stesso fallimento e oggi il Cremlino è pieno di pope barbuti e di incenso e Putin si appoggia molto sulla religione come un fenomeno popolare indispensabile per guidare una società. C'è l’ateismo molto più profondo dell’Occidente europeo. Tanto che i sovietici negli anni ’70 del secolo scorso mandavano osservatori in Svezia per capire come, senza costrizione, il governo socialista riusciva a distaccare le masse dalla fede, mentre loro non ci riuscivano con le persecuzioni. Ma oggi l’Europa che ha profondamente rinnegato le sue radici
cristiane si riempie di moschee con dentro dei convertiti battezzati o figli di battezzati da generazioni. Certo l’Islam non è paragonabile al Cristianesimo ma è certamente fede in Dio; un Dio creatore, onnipotente, spirituale e giudice, che insegna la generosità verso i poveri e la clemenza coraggiosa verso chi ti ha fatto dei torti.
La Storia testimonia che non esistono società senza Dio, e nel passato recente ha provato che i tentativi di costruire società atee sono falliti e che l’uomo non può vivere senza Dio.
Però questo non risolve tutto. L’uomo può degradare la sua propensione, il suo bisogno di Dio in cose che diventano ridicole superstizioni o perversioni.
Benediciamo il Signore che ci ha fatto il dono della fede, della fede cristiana, ma vigiliamo giorno dopo giorno su noi stessi per non scivolare verso sostituti di fede che non salvano e ci degradano, fino ad essere abbandonati da Dio alla “impurità” secondo i desideri del nostro cuore abbruttito.


Prima Lettura  Rm 1, 16-25
Gli uomini, pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato come Dio.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, io non mi vergogno del Vangelo, perché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo, prima, come del Greco. In esso infatti si rivela la giustizia di Dio, da fede a fede, come sta scritto: «Il giusto per fede vivrà».
Infatti l’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell’ingiustizia, poiché ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha manifestato a loro. Infatti le sue perfezioni invisibili, ossia la sua eterna potenza e divinità, vengono contemplate e comprese dalla creazione del mondo attraverso le opere da lui compiute.
Essi dunque non hanno alcun motivo di scusa perché, pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato né ringraziato come Dio, ma si sono perduti nei loro vani ragionamenti e la loro mente ottusa si è ottenebrata. Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti e hanno scambiato la gloria del Dio incorruttibile con un’immagine e una figura di uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.
Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore, tanto da disonorare fra loro i propri corpi, perché hanno scambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno adorato e servito le creature anziché il Creatore, che è benedetto nei secoli. Amen.

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 18
I cieli narrano la gloria di Dio.

I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio.    

Canto al Vangelo 
 Eb 4,12  
Alleluia, alleluia.

La parola di Dio è viva, efficace;
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Alleluia.

Vangelo 
  Lc 11, 37-41
Date in elemosina, ed ecco, per voi tutto sarà puro.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.
Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro». 

Nessun commento:

Posta un commento