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martedì 24 ottobre 2017

PROMEMORIA PER I LETTORI DELLA PAROLA DI DIO

PRO MEMORIA PER I LETTORI 

L'esercizio di un ministero nella liturgia non è mai solo un fatto tecnico. Suppone la risposta libera e consapevole di chi si rende disponibile anche a fare un'esperienza di fede.

Dal punto di vista pratico, un segno che la nostra formazione avrà raggiunto lo scopo è se riusciamo a far scemare l’uso del foglietto da parte dell’Assemblea durante le letture, rendendolo inutile. Qualcuno usa il foglietto perché non sa ascoltare o non è disposto a farlo, e quindi la sua partecipazione è incompleta, in qualche modo chiusa in se stessa. Ma altri lo usano perché la lettura non permette la comprensione agevole dei testi. Nei due casi, buoni Lettori aiuteranno a superare questi scogli.
La formazione spirituale. I ministeri suppongono un'intensa vita di fede, un comprovato amore, la capacità di servizio alla comunità cristiana, la decisione di dedicarsi con assiduità ai compiti previsti (essere affidabile nei turni!), la competenza sufficiente per svolgerli e la decisa volontà di viverne la
spiritualità propria.
La formazione biblica. Grande amore alla Parola di Dio e, quindi, frequentazione assidua della Scrittura. «la formazione biblica deve portare i lettori a saper inquadrare le letture nel loro contesto e a cogliere il centro dell'annunzio rivelato alla luce della fede» (OLM 55; O.L.M.: Ordo Lectionum Missae, o Direttorio Omiletico).
La formazione liturgica.  La formazione liturgica deve ai Lettori la capacità di percepire il senso e la struttura della liturgia della parola e il suo nesso con la liturgia eucaristica. (cf. OLM 55).
La formazione tecnica. Tra l’Attore e il Lettore le tecniche della comunicazione umana sono le stesse, l’espressione però è diversa. Il Lettore non deve porre in evidenza se stesso, ma il testo biblico. Egli è solo uno strumento: non legge un testo qualsiasi ma proclama l'evento della salvezza.
Per proclamare la Parola di Dio davanti all'Assemblea bisogna:

-curare l’atteggiamento: scegliere il posto dove sedere nella Assemblea in modo da fare un percorso breve e razionale per salire all’ambone. Non fare l'inchino mentre si sta in movimento, né cominciare o finire di leggere mentre si sta in movimento. Avere una posizione eretta, semplice e dignitosa mentre si legge: niente teste abbassate, o gambe disgiunte, mani in tasca, ecc. Un bel sorriso all’Assemblea, un respiro profondo che scioglie la tensione, aiutano la comunicazione.
-curare l’uso del microfono: se la voce rimbomba, la mia posizione relativa al microfono è scorretta. La pro-clamazione, oltre che un modo di leggere deve anche regolarsi al volume del microfono. Parlare per raggiungere l’ultimo seduto in fondo, ma non assordare l’Assemblea.
-curare la comprensione previa della lettura (quindi prepararsi): se il lettore stesso comprende bene ciò che legge, la sua lettura risulterà molto più facile da comprendere per gli ascoltatori. Se invece egli non comprende il senso del testo, esiterà nella lettura, disgiungerà parole che sono unite dal senso, ecc., e questo renderà difficile la comprensione del testo a chi ascolta.
-curare la dizione:
scandire, con voce chiara, tut-te-le-sil-la-be, pronunciare in modo corretto e ad alta voce i nomi antichi e tutti i termini che esulano dal linguaggio quotidiano e porre in modo corretto gli accenti. Non di rado vi sono lettori che, mentre leggono, biascicano e “mangiano” la fine delle parole, oppure abbassano la voce alla fine delle parole. In genere uno non si rende conto di farlo. È importante eliminare questo difetto che disturba molto l’ascolto.
Rispettare scrupolosamente i segni di interpunzione. Tanto più che la proclamazione esige un ritmo più lento della normale conversazione e quindi delle pause più lunghe e più marcate.
Il punto indica una pausa lunga; per il punto e virgola o i due punti la pausa deve essere di discreta lunghezza; la virgola indica una pausa breve. Alcuni testi sono veramente difficili da leggere bene.
-Leggere dal Lezionario: abbiamo ancora lettori che leggono dal foglietto. Per questo è di somma importanza che essi si preoccupino di familiarizzare l'occhio con la disposizione grafica del Lezionario.


Non capiti che a lettura terminata i lettori siano sazi, e l'assemblea si ritrovi ancora a digiuno, perché è nulla o ben poco quello che ha compreso.

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