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lunedì 16 ottobre 2017

COSA SIGNIFICA IL "SEGNO DI GIONA"? / lunedì XXVIII° sett. T. O.

The Visit of the Queen of Sheba to King Solomon (1890)
Sir Edward Poynter (1836-1919)
Art Gallery of New South Wales, Sydney, Australia

Il “segno di Giona” viene interpretato in due modi dallo stesso Gesù in Vangeli diversi. Nel brano di oggi si tratta della predicazione che vien creduta. Anche la Regina del Sud che intraprese un così lungo viaggio in cerca di Sapienza non venne da Salomone per fare un concorso di indovinelli o di parole crociate. Voleva sapere come vivere, conoscere il volere di Dio e le sue promesse. In Matteo 12 (38-42) Gesù per "Segno di Giona" indica la sua morte e risurrezione.

Si tratta di due aspetti di una unica realtà: la predicazione è il mezzo, la morte e risurrezione di Cristo
è il contenuto. Giona annuncia una buona notizia al popolo di Ninive attraverso l’invito alla conversione come Gesù e come Paolo che ha la missione di suscitare l’obbedienza della fede. Tutto nel nostro parlare deve essere manifestazione della Buona Notizia dell’amore di Dio che chiede di essere creduto e seguito.

Se fossimo più coscienti quando partecipiamo alla Messa che ogni lettura è la presenza reale del Signore che parla alla mia vita saremmo meno annoiati e distratti. Nelle nostre giornate se guardassimo a Gesù crocifisso scopriremmo il suo amore di ogni momento, e il senso profondo della nostra vita e delle ingiustizie o fallimenti che la accompagnano e avremmo più forza per superarle. Avremmo più slancio per lasciarci amare dal Signore e per amare il nostro prossimo.


Prima Lettura   Rm 1, 1-7
Per mezzo di Cristo abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli, per suscitare l’obbedienza della fede in tutte le genti.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio – che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture e che riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dei morti, Gesù Cristo nostro Signore; per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli, per suscitare l’obbedienza della fede in tutte le genti, a gloria del suo nome, e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo –, a tutti quelli che sono a Roma, amati da Dio e santi per chiamata, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo!     

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 97
Il Signore si è ricordato del suo amore. 


Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!  

Canto al Vangelo 
  Sal 94 
Alleluia, alleluia.

Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia.

Vangelo 
  Lc 11, 29-32
Non sarà dato alcun segno a questa generazione, se non il segno di Giona.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».   
  

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