«Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?»
San Bartolomeo-Natanaele ci riporta al famoso Vangelo del suo primo
incontro con Gesù. Anche se è un uomo senza falsità, sincero, non di meno egli parte
da un pregiudizio. Natanaele fa parte di quelle persone che scambiano la loro sincerità
per la Verità. Questo ci deve mettere molto
seriamente in allerta. Siamo pieni di pregiudizi e non ce ne accorgiamo. Ora, il
pregiudizio oscura l’intelligenza di chi lo porta avanti, limita e inquina le
sue relazioni, e tarpa le ali a chi lo subisce. L’unica soluzione è la risposta
di Filippo: «Vieni e vedi»,
e l’accettazione sincera di Natanaele che lo porterà a cambiare totalmente
posizione e a diventare discepolo di Gesù. Chi non accetta mai il confronto non
potrà raggiungere la verità. Affinché un confronto tra persone sia veramente fruttuoso
ci vuole in tutti la ricerca sincera della verità. Invece ci sono “quelli che vanno in
rovina perché non hanno accolto l'amore della verità per essere salvi”. (2Ts 2:10). Purtroppo, anche oggi,
ci accorgiamo che nel confronto elettorale in generale non esiste amore
disinteressato per la verità e il bene comune. Ma questo viene anche da noi, dall’elettore
che non vuole sentire la verità … Chiudo la parentesi su questo enorme problema.
La Parola di Dio ci indica la Via della Salvezza attraverso l’amore per la verità.
Cercando la parola “Verità” nelle lettere di san Paolo, la troverai 43 volte. Ripassare
questi versetti aiuta a fare una meditazione profonda…
Il pregiudizio è negativo e pericolosissimo. Questo non
impedisce di formulare un giudizio. Anzi, il formarsi uno spirito critico è
indispensabile per non dipendere stupidamente dalle emozioni o dall’opinione altrui.
Però questo esige prudenza, rigore, pazienza. E, in ogni caso il mio giudizio potrà
essere forse un punto fermo, ma non un punto finale. Sarà sempre un punto di
passaggio non una verità assoluta. La Verità assoluta è solo Gesù Cristo che ha
detto anche: “io sono il Cammino, la Via” e abbraccia tutto il Mistero e la
ricchezza della Vita che noi, invece, sperimentiamo solo in parte e nel tempo, non
nella sua pienezza. Quello che è vero rimane tale ma è come un seme, un giovane
albero che cresce, si sviluppa. Infatti Natanaele è illuminato e dice a Gesù: «Rabbì, tu sei il
Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». E
Gesù gli risponde: «Vedrai cose più
grandi di queste!».
Prima
Lettura Ap 21, 9-14
Sopra i basamenti sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello.
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
Uno dei sette angeli mi parlò e disse: «Vieni, ti mostrerò la promessa sposa, la sposa dell’Agnello».
L’angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino.
È cinta da grandi e alte mura con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d’Israele. A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte.
Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 144
I tuoi santi, Signore, dicono la gloria del tuo regno.
Ti lodino, Signore,
tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.
Per far conoscere agli
uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.
Giusto è il Signore in
tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.
Canto al Vangelo Gv 1,49
Alleluia, alleluia.
Rabbì, tu sei il Figlio di Dio,
tu sei il re d’Israele!
Alleluia.
Vangelo Gv 1, 45-51
Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità.
Dal
vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del
quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di
Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di
buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco
davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi
conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto
quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il
Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto
che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di
queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli
angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».
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