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martedì 23 agosto 2022

COME STRUTTURARE BENE LA VITA CRISTIANA? / lunedì XXI sett. T.O., pari.

 


Nessuno vi inganni in alcun modo!

La comunità di Tessalonica descritta da Paolo è molto attuale. Non c'erano i Social ma già c'era chi la sparava più grossa, inventando rivelazioni, ispirazioni, false lettere, fake news varie. Accogliamo dunque l’ammonimento a non fare caso delle cose non sicure, e ad aggrapparci invece alla Scrittura e al Magistero, anche quello dei santi. Purtroppo il problema di chi si spaccia per maestro e non lo è, o, imprudentemente diffonde messaggi modellati sull’uomo e non sul Vangelo di Dio, esiste anche nella nostra parrocchia.

San Paolo poi facendo crescere una comunità giovane (ma vale anche per quelle vecchie) sa che le buone abitudini fondate in Dio aiutano, strutturano la vita esprimendo la fede. E ha dato lui stesso indicazioni in questo senso. La sua formazione di ebreo della setta dei farisei, purificata dall’incontro con il Signore risorto, lo rende molto idoneo a questo. A un neocatecumenale direbbe di mantenere le consegne ricevute.

Gesù conferma in pieno l’utilità delle tradizioni. Ma attacca l’uso distorto che ne fanno scribi e farisei: quando si distaccano le varie osservanze dai valori che devono esprimere, si cade nell’ipocrisia, ci si ripiega su se stessi, andando rapidamente verso la nevrosi. I “riti rassicuranti” e i tabù dei nevrotici sono una realtà molto comune che chiude sempre di più, perché la lettera uccide, lo Spirito dà vita”. 2 Cor 3:6. I valori che vivificano le nostre pratiche sono “la giustizia, la misericordia e la fedeltà”.

Facciamo spesso l’esame di coscienza personale e comunitario su questi valori e sul Carisma ricevuto, perché molto spesso non vediamo nemmeno le nostre mancanze contro la Grazia che ci da “una consolazione eterna e una buona speranza”, filtrando il moscerino e ingoiando il cammello.

 

Prima Lettura  2 Ts 2, 1-3.13-17
Mantenete le tradizioni che avete apprese.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione con lui, di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente. Nessuno vi inganni in alcun modo! Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza, attraverso l'opera santificatrice dello Spirito e la fede nella verità, chiamandovi a questo con il nostro vangelo, per il possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo.
Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete apprese così dalla nostra parola come dalla nostra lettera. E lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 95
Vieni, Signore: in te si rallegra tutto il creato.

Dite tra i popoli: «Il Signore regna!». 
Sorregge il mondo, perché non vacilli; 
giudica le nazioni con rettitudine. 

Gioiscano i cieli, esulti la terra, 
frema il mare e quanto racchiude; 
esultino i campi e quanto contengono, 
si rallegrino gli alberi della foresta. 

Esulti davanti al Signore che viene, 
perché viene a giudicare la terra. 
Giudicherà il mondo con giustizia 
e con verità tutte le genti.    

Canto al Vangelo 
 Sal 118,29.30.80 
Alleluia, alleluia.

Allontana da me la via della menzogna,
la via della tua verità ho scelto:
sia integro il mio cuore nei tuoi precetti.
Alleluia.

Vangelo 
  Mt 23, 23-26
Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! 
Guai a voi, scribi e farisei ipòcriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto mentre all'interno sono pieni di rapina e d'intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi netto!».

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