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martedì 16 agosto 2022

"BUON VIAGGIO!" DOVE STA PIERO ANGELA?

 


È morto Piero Angela e tutta l’Italia lo ha sentito come una perdita. Anch’io. E rendo omaggio di cuore al divulgatore scientifico chiarissimo e interessante nelle sue esposizioni, e alla persona sempre signorile e pacata, anzi, rispettosa per chi non condivideva le sue convinzioni. Tramite le sue trasmissioni ho imparato molte cose e sono stato stimolato nel mio interesse per la scienza, per il sapere e la cultura. Questa è stata la mia esperienza di Piero Angela e la mia stima si estende al figlio Alberto. Certo, leggo oggi cose che vanno nel senso di un ateismo convinto e predicato.

Per il suo funerale ci sarà una funzione laica e non religiosa. In Italia siamo ancora abituati che persone non praticanti ma battezzate abbiano il loro funerale in Chiesa. E questo punto della (non) fede di Piero Angela e della sua sorte oltre terrena interroga molti. Il suo figlio scrive: “buon viaggio”. Mi chiedo che senso può avere questa frase, buon viaggio verso dove se non esiste nulla dopo la morte? Si tratta di una specie di animismo come disse il figlio di Dario Fo, parlando dei genitori morti che egli pensava ancora vivi in qualche modo? Ed è proprio alla richiesta di molti su questo punto che scrivo questo post.

Le reazioni e i commenti su Piero Angela vanno dal: “è salito al cielo” nel senso di “sta in paradiso” a, invece: “ha rifiutato la fede fino all’ultimo, dove vuoi che sia?” nel senso di “è dannato”. È desolante che ci siano affermazioni del genere, CHE INGANNANO LA GENTE. E se è un prete o una suora che si esprimono in questo modo è grave. Ricordo un prete che alla morte di Diego Maradona gli ha innalzato una preghiera: “Diego, adesso che stai in paradiso, intercedi per i nostri giovani… “. Diego è stato un credente che ha affermato pubblicamente la sua fede, è stato molto generoso nella carità. Ma la verità è che nessuno può dire con certezza se qualcuno, una volta defunto, sia in paradiso o in purgatorio o perfino all’inferno. San Paolo dice: perché anche se non sono consapevole di colpa alcuna non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore!” (1 Cor 4:4). La Chiesa, prima di affermare che qualcuno sta sicuramente in paradiso, è “Beato”, aspetta un miracolo chiarissimo ottenuto per sua intercessione. E d’altro canto, la Chiesa non ha mai detto di una persona: è all’inferno. La Chiesa non giudica il foro interno, il rapporto più intimo tra l’uomo e il suo Dio. Chi sono questi che si mettono al posto di Dio? Il danno è enorme perché così alcuni cancellano non solo il segreto delle anime e il potere di Dio stesso ma molto spesso anche il suo giudizio sulla nostra vita. “Tanto Dio è buono!” Vedi invece Ebrei 9,27 e molte citazioni dalle lettere degli apostoli Paolo, Pietro, Giovanni, Giuda; vedi CCC n. 1470 e molti altri paragrafi.

Ci fidiamo dunque della volontà del Signore di portare tutti in paradiso e del fatto che dalla redenzione di Cristo tutti sono stati salvati.

1 Tim 2,1.3-6 Ti raccomando dunque, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, … Questa è una cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità. Uno solo, infatti, è Dio e uno solo il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti.

1 Tim 4,10-11 Noi infatti ci affatichiamo e combattiamo perché abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente, che è il salvatore di tutti gli uomini, ma soprattutto di quelli che credono. Questo tu devi proclamare e insegnare.

1Gv 2:2 Egli è vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.

Ma Gesù nel Vangelo di Marco non dice forse: “Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato”? (Marco 16,16). Sarà condannato chi, avendo chiaro che Gesù è il Salvatore, rifiuterà fino alla fine di credere. È certo che fare la professione di fede pubblica è importante, non solo come testimonianza agli altri, ma per il credente stesso, ma già chi crede nel suo cuore è giustificato (Romani 10,10. E la condanna comunque non colpisce automaticamente chi muore senza aver aderito a Cristo. Ci possono essere tanti ostacoli oggettivi o anche soggettivi che spiegano certe posizioni.

E su tutti noi si riversa l’immensa misericordia di Dio per la nostra debolezza.

Mi ha sempre commosso la storia raccontata da un missionario di un capo tribù musulmano con abbondantemente harem. Una sua giovane e carina sposa lo aveva supplicato di lasciarla andare per poter ricevere il battesimo. E lui, dopo aver accettato diceva: “anch’io ho fatto qualcosa per Cristo”. L’indomani della sua morte, un fiore era spuntato nella notte vicino alla sua casa. Racconto spesso quel fatto del Curato d’Ars che consola una vedova per il suo marito suicida, perché lo Spirito Santo gli ha rivelato una sua azione concreta per la quale la Vergine Maria gli ha ottenuto un atto di pentimento in extremis. Certo la moglie pregava incessantemente per la conversione del suo marito. 

Non possiamo starcene tranquilli. È possibile dannarsi. Paolo VI parlando della missione diceva: “anche se Dio salva i pagani che non hanno ricevuto l’annuncio di Cristo, noi come potremo salvarci se non adempiamo il nostro mandato missionario?” E ci sono troppe persone, qui in Italia che non hanno mai ricevuto l’annuncio di Cristo, che non sono aiutate a conoscerlo, che vengono ingannate perché si fa loro credere di essere cristiani mentre non conoscono il Vangelo e non hanno mai incontrato il Signore risorto nella loro vita.

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