"Io contro l'Islam? Sarebbe come attaccare la mia famiglia. Si può vivere in pace tutti insieme!" Il Cardinale Tuckson ha un genitore cattolico, l'altro protestante e zii musulmani. |
DOCUMENTO
In nome di Dio che ha creato tutti
gli esseri umani uguali nei diritti, nei doveri e nella dignità, e li ha
chiamati a convivere come fratelli tra di loro, per popolare la terra e
diffondere in essa i valori del bene, della carità e della pace.
In nome dell’innocente anima umana
che Dio ha proibito di uccidere, affermando che chiunque uccide una persona è
come se avesse ucciso tutta l’umanità e chiunque ne salva una è come se avesse
salvato l’umanità intera.
In nome dei poveri, dei miseri,
dei bisognosi e degli emarginati che Dio ha comandato di soccorrere come un
dovere richiesto a tutti gli uomini e in particolar modo a ogni uomo facoltoso
e benestante.
In nome degli orfani, delle
vedove, dei rifugiati e degli esiliati dalle loro dimore e dai loro paesi; di
tutte le vittime delle guerre, delle persecuzioni e delle ingiustizie; dei
deboli, di quanti vivono nella paura, dei prigionieri di guerra e dei torturati
in qualsiasi parte del mondo, senza distinzione alcuna.
In nome dei popoli che hanno perso
la sicurezza, la pace e la comune convivenza, divenendo vittime delle
distruzioni, delle rovine e delle guerre.
In nome della» fratellanza umana «che abbraccia tutti gli uomini, li
unisce e li rende uguali.
In nome di questa fratellanza lacerata
dalle politiche di integralismo e divisione e dai sistemi di guadagno smodato e
dalle tendenze ideologiche odiose, che manipolano le azioni e i destini degli
uomini.
In nome della libertà, che Dio ha
donato a tutti gli esseri umani, creandoli liberi e distinguendoli con essa.
In nome della giustizia e della
misericordia, fondamenti della prosperità e cardini della fede.
In nome di tutte le persone di
buona volontà, presenti in ogni angolo della terra.
In nome di Dio e di tutto questo,
Al-Azhar al-Sharif – con i musulmani d’Oriente e d’Occidente –, insieme alla
Chiesa Cattolica – con i cattolici d’Oriente e d’Occidente –, dichiarano di
adottare la cultura del dialogo come via; la collaborazione comune come
condotta; la conoscenza reciproca come metodo e criterio.
Noi – credenti in Dio,
nell’incontro finale con Lui e nel Suo Giudizio –, partendo dalla nostra
responsabilità religiosa e morale, e attraverso questo Documento, chiediamo a
noi stessi e ai Leader del mondo, agli artefici della politica internazionale e
dell’economia mondiale, di impegnarsi seriamente per diffondere la cultura
della tolleranza, della convivenza e della pace; di intervenire, quanto prima
possibile, per fermare lo spargimento di sangue innocente, e di porre fine alle
guerre, ai conflitti, al degrado ambientale e al declino culturale e morale che
il mondo attualmente vive.
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