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venerdì 26 agosto 2022

CRISTO NON MI HA MANDATO A BATTEZZARE MA AD ANNUNCIARE IL VANGELO / Venerdì XXI sett. T.O., pari.

 


“Cristo non mi ha mandato a battezzare, ma ad annunciare il Vangelo”

Questa frase di san Paolo ai Corinti genererebbe una rivoluzione nelle nostre parrocchie, se presa sul serio. Ma non è il battesimo che toglie il peccato originale e dona la vita eterna, non è forse necessario il battesimo per essere salvati? Quando si temeva per i bambini a causa della frequente morte infantile non si premeva forse sui genitori affinché i loro figli fossero battezzati magari nel giorno stesso della nascita, al punto che il bambino era portato al battistero dal padrino o la madrina e non dalla madre che si rimetteva dal parto?

Ho rispolverato il rito del battesimo prima della Riforma del Concilio Vaticano II. Lo pubblico nel post seguente. La Gioia del Vangelo: COSA CI PUO' INSEGNARE IL RITO DEL BATTESIMO DI PRIMA DEL CONCILIO?

Il sacerdote o il diacono  chiedevano al bambino (!!!, evidentemente rispondeva per lui il padrino o la madrina):  Qual è il tuo Nome? -  N. - N., Che cosa vieni a chiedere alla Chiesa di Dio? - La fede. - Che cosa ti offre la fede?- La vita eterna. Dopo di che il celebrante diceva: Se davvero vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti: amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente, e il prossimo tuo come te stesso.

È la fede che salva, è la fede che dona la vita eterna, è la fede che fa chiedere di entrare nella Chiesa dopo il catecumenato e quindi di ricevere il battesimo per rinascere dall’acqua e dallo Spirito Santo. E il rituale del 1952 comprendeva tutti i riti del catecumenato, anche se poi nessuno faceva più un vero catecumenato perché essendo il popolo italiano un popolo cristiano, anzi, cattolico, si presumeva più o meno di nascere cristiani. Certo c'era l’istruzione, il catechismo e tante cose veramente preziose ma la coscienza di dover diventare cristiani convertendosi a Cristo e che non si nasce cristiani si era largamente persa. 

In questo brano ai Corinti Paolo focalizza che per essere cristiani, conta innanzitutto conoscere Cristo, il suo Mistero d’Amore, la Croce e la Risurrezione, attraverso la grazia dello Spirito Santo. Senza lo Spirito Santo tutti i discorsi sono senza efficacia. Senza conversione non ci può essere Battesimo. Ricordiamoci che Giovanni Battista rifiutava di battezzare farisei e sadducei che non facevano opere degne della conversione! (Vedi Matteo 3,8). Ad essere superficiali ci si può perdere e trovare la porta chiusa, dice Gesù nel Vangelo. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora”. 

 

Prima Lettura  1 Cor 1, 17-25
Noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, ma, per i chiamati, sapienza di Dio. 

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, Cristo non mi ha mandato a battezzare, ma ad annunciare il Vangelo, non con sapienza di parola, perché non venga resa vana la croce di Cristo.
La parola della croce infatti è stoltezza per quelli che si perdono, ma per quelli che si salvano, ossia per noi, è potenza di Dio. Sta scritto infatti:
«Distruggerò la sapienza dei sapienti
e annullerò l’intelligenza degli intelligenti».
Dov’è il sapiente? Dov’è il dotto? Dov’è il sottile ragionatore di questo mondo? Dio non ha forse dimostrato stolta la sapienza del mondo? Poiché infatti, nel disegno sapiente di Dio, il mondo, con tutta la sua sapienza, non ha conosciuto Dio, è piaciuto a Dio salvare i credenti con la stoltezza della predicazione.
Mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza, noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio. Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini. 
 
Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 32
Dell’amore del Signore è piena la terra.

Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.

Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.
Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni.  

Canto al Vangelo 
  Lc 21,36
Alleluia, alleluia.

Vegliate in ogni momento pregando,
perché abbiate la forza di comparire davanti al Figlio dell’uomo.
Alleluia.

Vangelo  
 Mt 25, 1-13
Ecco lo sposo! Andategli incontro! 

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora». 

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