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martedì 19 febbraio 2019

VOGLIO ESSERE QUODVULTDEUS ET GAUDIOSUS / martedì VI° sett. T.O.



San Quodvultdeus - Catacombe di san Gennaro, Napoli.
Il Patriarca Noè fece “Quod vult Deus” ciò che Dio vuole. E fu “Gaudiosus” pieno di gioia per la salvezza ottenuta. Oggi la Chiesa di Napoli celebra due suoi vescovi di origine africana, perseguitati ed esiliati dalla loro terra nativa: Quodvultdeus e Gaudioso. Essi ci offrono un’ottima occasione di riflessione spirituale: non si sono chiusi su se stessi ma invece hanno fatto delle loro prove un’occasione di apostolato e di servizio alla Chiesa, rafforzati nella loro comunione con Dio e nella loro comprensione del Mistero di Cristo dai patimenti subiti.
Facciamo come Noè che fece la volontà di Dio nella sua vita e in particolare costruendo l’Arca. Tante volte fare la volontà di Dio fa sperimentare una certa solitudine, ci espone al dubbio, al senso del ridicolo quando tutti gli altri agiscono in modo diverso, quando non sembra che la situazione giustifichi scelte così estreme e contro corrente.
Sappiamo però dalla vita dei Santi che le loro scelte si sono rivelate azzeccate e hanno portato frutto ma abbiamo il cuore indurito. Perfino noi stessi abbiamo sperimentato come gli Apostoli la protezione di Dio nel passato eppure ogni volta le apparenze presenti soffocano la memoria e la fiducia che ne era scaturita sul momento. Anche se è irrazionale parlare di pane dimenticato su una barca a remi quando stai a svariati kilometri dalla riva più vicina, i discepoli non riescono a pensare ad altro e non sono più capaci di ascoltare Gesù. Non ci riconosciamo forse in questo atteggiamento?
È buono ricordare spesso i benefici ricevuti da Dio, i cosiddetti “memoriali”. Sono forza per il presente e insegnamento di saggezza per il discernimento. Per questo Gesù ricorda il passato ai suoi discepoli per riportare i loro cuori alla pace e renderli capaci di ascoltare di nuovo la Parola di Dio.

Prima Lettura  Gn 6,5-8; 7,1-5.10
Cancellerò dalla faccia della terra l’uomo che ho creato. 

Dal libro della Gènesi
Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni intimo intento del loro cuore non era altro che male, sempre. E il Signore si pentì di aver fatto l’uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo.
Il Signore disse: «Cancellerò dalla faccia della terra l’uomo che ho creato e, con l’uomo, anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito di averli fatti». Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore.
Il Signore disse a Noè: «Entra nell’arca tu con tutta la tua famiglia, perché ti ho visto giusto dinanzi a me in questa generazione. Di ogni animale puro prendine con te sette paia, il maschio e la sua femmina; degli animali che non sono puri un paio, il maschio e la sua femmina. Anche degli uccelli del cielo, sette paia, maschio e femmina, per conservarne in vita la razza su tutta la terra. Perché tra sette giorni farò piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti; cancellerò dalla terra ogni essere che ho fatto». Noè fece quanto il Signore gli aveva comandato.
Dopo sette giorni, le acque del diluvio furono sopra la terra.

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 28
Il Signore benedirà il suo popolo con la pace.


Date al Signore, figli di Dio,
date al Signore gloria e potenza.
Date al Signore la gloria del suo nome,
prostratevi al Signore nel suo atrio santo.

La voce del Signore è sopra le acque,
il Signore sulle grandi acque.
La voce del Signore è forza,
la voce del Signore è potenza.

Tuona il Dio della gloria,
nel suo tempio tutti dicono: «Gloria!».
Il Signore è seduto sull’oceano del cielo,
il Signore siede re per sempre.  

Canto al Vangelo 
 Gv 14, 23  
Alleluia, alleluia.

Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.


Vangelo 
  Mc 8, 14-21
Guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode. 

Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane. Allora Gesù li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane.
Si accorse di questo e disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici». «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette». E disse loro: «Non comprendete ancora?».
 

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