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mercoledì 20 febbraio 2019

APRIRE GLI OCCHI / mercoledì VI° sett. T.O.



Portano a Gesù un cieco ed egli lo guarisce in due tappe. Questi comincia a vedere, poi vede del tutto, distintamente e a distanza. Questo racconto è stato posto da Marco alla metà del suo Vangelo, prima della professione di fede di Pietro, proprio per significare il Cammino spirituale progressivo di chi, seguendo Gesù, comincia a conoscerlo e ad avere fede in Lui.
Che dire però di persone che dopo 20 anni, 30 anni, ancora dicono: “però bisogna andare piano, se no, c'è il rischio di allontanare le persone”. Dopo il tempo della evangelizzazione viene il tempo della decisione: “mi gioco la vita su Gesù Cristo, accettandolo pienamente come mio Salvatore, cercando di seguirlo in tutto e per tutto”.
Riguardo ai problemi nuovi è normale che ci sia una presa di coscienza progressiva. È ciò che vediamo riguardo agli abusi sui minori in questi anni nella Società e nella Chiesa. Molti processi sono progressivi, e la sana prudenza esige spesso di andare passo passo. Però il continuare a non vedere, a non vedere pienamente, va di pari passo con l'immaturità della fede che si manifesta in due modi: la paura, e la difesa dell’Istituzione a scapito delle persone (vittime) e della verità.
Siamo tutti soggetti a queste tentazioni: lasciarci guidare dalla paura, e assecondare meccanismi di potere che mettono l’Istituzione o chi ne trae vantaggio al primo posto. È ciò che Gesù non ha mai fatto.

Prima Lettura   Gn 8, 6-13.20-22
Ecco, la superficie del suolo era asciutta.

Dal libro delle Gènesi
Trascorsi quaranta giorni, Noè aprì la finestra che aveva fatto nell’arca e fece uscire un corvo. Esso uscì andando e tornando, finché si prosciugarono le acque sulla terra.
Noè poi fece uscire una colomba, per vedere se le acque si fossero ritirate dal suolo; ma la colomba, non trovando dove posare la pianta del piede, tornò a lui nell’arca, perché c’era ancora l’acqua su tutta la terra. Egli stese la mano, la prese e la fece rientrare presso di sé nell’arca.
Attese altri sette giorni e di nuovo fece uscire la colomba dall’arca e la colomba tornò a lui sul far della sera; ecco, essa aveva nel becco una tenera foglia di ulivo. Noè comprese che le acque si erano ritirate dalla terra. Aspettò altri sette giorni, poi lasciò andare la colomba; essa non tornò più da lui.
L’anno seicentouno della vita di Noè, il primo mese, il primo giorno del mese, le acque si erano prosciugate sulla terra; Noè tolse la copertura dell’arca ed ecco, la superficie del suolo era asciutta. Allora Noè edificò un altare al Signore; prese ogni sorta di animali puri e di uccelli puri e offrì olocausti sull’altare. Il Signore ne odorò il profumo gradito e disse in cuor suo:
«Non maledirò più il suolo a causa dell’uomo, perché ogni intento del cuore umano è incline al male fin dall’adolescenza; né colpirò più ogni essere vivente come ho fatto.
Finché durerà la terra,
seme e mèsse,
freddo e caldo,
estate e inverno,
giorno e notte
non cesseranno».

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 115 
A te, Signore, offrirò un sacrificio di ringraziamento. 


Che cosa renderò al Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.

Adempirò i miei voti al Signore,
davanti a tutto il suo popolo.
Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.

Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo,
negli atri della casa del Signore,
in mezzo a te, Gerusalemme. 

Canto al Vangelo 
  Ef 1,17-18
Alleluia, alleluia.

Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo
illumini gli occhi del nostro cuore
per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.
Alleluia.

Vangelo   Mc 8, 22-26
Il cieco fu guarito e da lontano vedeva chiaramente ogni cosa.

Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero a Betsàida, e gli condussero un cieco, pregandolo di toccarlo.
Allora prese il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?». Quello, alzando gli occhi, diceva: «Vedo la gente, perché vedo come degli alberi che camminano».
Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente, fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa. E lo rimandò a casa sua dicendo: «Non entrare nemmeno nel villaggio».


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