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venerdì 22 febbraio 2019

SUB PETRO ET CUM PETRO / 22 febbraio Cattedra di san Pietro



Incontro sulla Protezione dei Minori nella Chiesa.
San Pier Damiani accettò di essere vescovo per aiutare Pietro nella riforma della Chiesa. Oggi celebriamo proprio il servizio-autorità d’amore di Pietro alla Chiesa e al mondo.
Nella prima lettura Pietro si presenta come “sunpresbuteros” (anziano come e con gli altri anziani) ma li esorta perché è la roccia che conferma nella fede.
Mi colpiva quando papa Giovanni Paolo II definiva se stesso “Pietro”. Mi ha colpito quando papa Francesco al momento del Sinodo sulla Famiglia voleva fugare le perplessità di alcuni vescovi e, in particolare invitava alla “paressia” alla franchezza che permette di parlare di tutto senza timore. Diceva: “non abbiate paura. Il Sinodo si svolge “Cum Petro et sub Petro”.
Di fronte al carisma di Pietro ci sono però due pericoli.
Il primo è il non credere al "Sub Petro", mancando di fiducia in quel dono, pur così evidentemente necessario affinché si conservi l’unità della Chiesa e della fede. Solo Pietro evita la frantumazione della Chiesa e la chiusura di sue parti in partiti, sette, chiese nazionali succubi del potere statale, come la Storia ha dimostrato.
La diversità tra i vari papi, per qualcuno sembra smentire quel carisma di unità. Di fatti c'è una continuità di Magistero anche ordinario da un Papa all’altro che sfugge spesso a chi si informa solo dalla grande Stampa. D’altra parte, ci sono evidentemente diversità di sensibilità e di esperienza personali tra un Papa e un altro. Ma il riformare una Commissione o sopprimerla può corrispondere a l’evoluzione della situazione, al superamento di un problema, al compiersi dell’effetto desiderato per una pena canonica, come nel recente esempio di P. Ernesto Cardenal, ormai alla fine della sua vita.
Un altro pericolo è quello contrario: appiattirsi sul Papa di turno o quello della propria giovinezza, ecc. Si cammina certamente “Sub Petro” con sicurezza, ma si cammina anche “Cum Petro”. Il suo essere Roccia non significa che abbia lui tutto lo Spirito Santo, che sia Gesù Cristo. Nella Storia della Chiesa, l'assolutizzazione e l’imitazione troppo umana di un determinato Papa non ha mai prodotto frutti buoni. Storicamente, di fronte a grandissimi problemi, il Signore ha spesso risposto con grandi Papi dotati di grande personalità. Ma solo Gesù di Nazareth è l’incarnazione di Dio ed Egli non cancella la personalità di ogni credente. Il seguire ciecamente il movimento lanciato dal Papato al tempo di san Pier Damiani ha fatto passare la Chiesa da una situazione di soggezione al potere temporale a una situazione di potere della Chiesa di cui la Tiara è stato il simbolo. Allora il Signore ha lanciato una sua Contro riforma nel segno dell’umiltà e della povertà con san Francesco e san Domenico per citare solo loro.
Anche l'Incontro per la Protezione dei Minori nella Chiesa si svolge "Sub Petro et cum Petro".

Prima Lettura  1 Pt 5,1-4
Compi la tua opera di annunciatore del Vangelo, adempi il tuo ministero.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo 
Carissimi, esorto gli anziani che sono tra voi, quale anziano come loro, testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi: pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge. E quando apparirà il Pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non appassisce.
    
Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 22
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. 
  
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia,
mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.

Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.

Canto al Vangelo   Mt 16,18
Lode e onore a te, Signore Gesù.
Tu sei Pietro e su questa pietra
edificherò la mia Chiesa
e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.
Lode e onore a te, Signore Gesù.

   
Vangelo  Mt 16,13-19
Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli.

Dal vangelo secondo Matteo 
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». 


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