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venerdì 20 marzo 2020

CORONAVIRUS COME UN LUNGO E VERO! SABATO SANTO / venerdì III sett. Quaresima




Gesù non parla mai di epidemie. Cura con misericordia i malati, moltiplica i pani… ma sono segni per portare alla Fede e all’Amore, perché l’Amore è Dio e trionfa da ogni male. Sentiamo in questo momento di essere molto provati dall’incertezza, dalla paura, dalle cose che ci mancano e ci destabilizza profondamente la mancanza della comunità, della Chiesa e dei suoi Segni divini.
Ma ogni Sabato Santo la Chiesa non celebra nessun Sacramento. Prega solo nel silenzio del Sepolcro. Per quanti riponevano le loro speranze in Gesù quel primo sabato fu veramente atroce, scioccante, da perdere la fede. Non sapevano come sarebbe andata a finire. Ma non si giunge alla gioia della Risurrezione senza passare attraverso il silenzio del Sabato Santo. Magari il Sabato Santo finora eravamo molto occupati a fare le pastiere o cose del genere.
Abbiamo tanti esempi di santi che hanno vissuto privazioni quasi totali e senza scadenze. Padre Pio chiuso nella sua cella per tre anni senza poter celebrare con la gente né confessare. Tre anni sono lunghissimi ma quando non sai se dureranno 20 anni o fino alla morte è molto peggio. Ma Padre Pio sarebbe stato Padre Pio senza questo confinamento? Eppure non era un principiante. Aveva già le stigmate! San Giovanni della Croce è diventato Santo e Dottore della Fede perché rimase rinchiuso per più di otto mesi in un convento, sottoposto a maltrattamenti e torture fisiche, psicologiche e spirituali, senza processo né contatti, senza sapere quando né come sarebbe finito. Alla fine, fuggì come Pietro, guidato da un angelo. Dopo, dalla sua esperienza ha scritto “La Notte Oscura” della fede e alcuni dei suoi poemi mistici più noti. Il Servo di Dio Cardinal François Xavier Van Thuan ha passato 13 anni in campo di rieducazione vietcong, di cui 9 in isolamento. Da lì ha capito che aveva sempre da dare agli altri l’Amore con il quale Dio lo stava amando.
È un segreto che hai già scoperto? DIO STA ALL’OPERA ADESSO NELLA TUA VITA, NELLA TUA ANIMA, NELLA TUA DEBOLEZZA. Non lo senti ma lui è presente e ha cura di te.
Gesù ci propone di scoprirlo. Ama Dio con tutto il cuore, tutta l’anima e tutte le forze e il prossimo tuo come te stesso. Celebreremo ancora la Risurrezione di Cristo attorno all’unico pane e all’unico calice, ma questo tempo è un Kairos, un Tempo favorevole per la salvezza. Il popolo di Dio in esilio, senza più Tempio per i sacrifici e gli olocausti, ha scoperto la ricchezza della Parola.
Mi addolora molto vedere molti che vanno in cerca di apparizioni, messaggi celesti, spesso falsi, comunque di dubbia provenienza, e li diffondono senza criterio, mentre hanno a disposizione la Parola di Dio. Questo modo di fare crea non poca confusione, come se ce ne fosse bisogno. San Giovanni della Croce insegna che dopo che Dio ci ha dato il suo Figlio non ha più nulla da dire, e non dobbiamo più chiedere visioni, apparizioni, rivelazioni ma solo accogliere “la sua Parola, il suo Figlio Gesù Cristo, che risuona nel silenzio delle nostre anime”. Impariamo a fare la Scrutatio, oltre a tutte le altre preghiere che sono più belle se fatte direttamente in famiglia e che i mezzi attuali ci permettono di fare insieme anche se distanti fisicamente.
(per favore non diffondete nessun messaggio che non abbia autore e data certa! Il messaggio di tenere la gola umida contro il coronavirus è riapparso come consiglio dei  medici cinesi sbarcati in Italia, dopo che è stato spacciato a firma dei "medici giapponesi di Taiwan" e del "medico francese infettivologo"! E riappaiono anche messaggi celesti aggiornati che girano da cinquant'anni ) 

Prima Lettura    Os 14, 2-10
Non chiameremo più dio nostro l'opera delle nostre mani.
Dal libro del profeta Osèa
Così dice il Signore:
«Torna, Israele, al Signore, tuo Dio,
poiché hai inciampato nella tua iniquità.
Preparate le parole da dire
e tornate al Signore;
ditegli: “Togli ogni iniquità,
accetta ciò che è bene:
non offerta di tori immolati,
ma la lode delle nostre labbra.
Assur non ci salverà,
non cavalcheremo più su cavalli,
né chiameremo più “dio nostro”
l’opera delle nostre mani,
perché presso di te l’orfano trova misericordia”.
Io li guarirò dalla loro infedeltà,
li amerò profondamente,
poiché la mia ira si è allontanata da loro.
Sarò come rugiada per Israele;
fiorirà come un giglio
e metterà radici come un albero del Libano,
si spanderanno i suoi germogli
e avrà la bellezza dell’olivo
e la fragranza del Libano.
Ritorneranno a sedersi alla mia ombra,
faranno rivivere il grano,
fioriranno come le vigne,
saranno famosi come il vino del Libano.
Che ho ancora in comune con gli ìdoli, o Èfraim?
Io l’esaudisco e veglio su di lui;
io sono come un cipresso sempre verde,
il tuo frutto è opera mia.
Chi è saggio comprenda queste cose,
chi ha intelligenza le comprenda;
poiché rette sono le vie del Signore,
i giusti camminano in esse,
mentre i malvagi v’inciampano». 

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 80
Io sono il Signore, tuo Dio: ascolta la mia voce.
Un linguaggio mai inteso io sento:
«Ho liberato dal peso la sua spalla,
le sue mani hanno deposto la cesta.
Hai gridato a me nell’angoscia
e io ti ho liberato.
Nascosto nei tuoni ti ho dato risposta,
ti ho messo alla prova alle acque di Merìba.
Ascolta, popolo mio:
contro di te voglio testimoniare.
Israele, se tu mi ascoltassi!
Non ci sia in mezzo a te un dio estraneo
e non prostrarti a un dio straniero.
Sono io il Signore, tuo Dio,
che ti ha fatto salire dal paese d’Egitto.
Se il mio popolo mi ascoltasse!
Se Israele camminasse per le mie vie!
Lo nutrirei con fiore di frumento,
lo sazierei con miele dalla roccia».

Canto al Vangelo 
   Mt 4,17
Gloria e lode a te, o Cristo!

Convertitevi, dice il Signore,
perché il regno dei cieli è vicino.
Gloria e lode a te, o Cristo!

Vangelo 
  Mc 12, 28-34
Il Signore nostro Dio è l'unico Signore: lo amerai.
Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocàusti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

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