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sabato 21 marzo 2020

LA SPIRITUALITA' DEL SELFIE / sabato III sett. Quaresima


C'è chi, in questo tempo di coronavirus, ritorna al Signore perché vede che la situazione sfugge di mano e comprende che la vita sua e dei suoi cari, la vita di tutta l’umanità, sta nelle mani di Uno più grande. E moltiplica le preghiere nella speranza che il Signore, la Madonna, ascolteranno. Ma il Signore vuole amore e non sacrificio, vuole figli che vivano alla sua presenza, vuole conoscenza di Dio, comunione con lui. Quelli che pregano solo per ottenere la grazia, appena passato l'uragano, il loro amore svanirà come la nebbia del mattino, come la rugiada in estate. Fondamentalmente siamo tutti così.
Allora ritorniamo tutti al Signore come figli, non come il fariseo. “Ma, onestamente, è vero sono peccatore ma non al livello di questo pubblicano”. “Allora sei un piccolo fariseo!” “Non è vero, non prego come questo fariseo (e non digiuno neppure due volte alla settimana!)”. "Sei un fariseo perché ti giustifichi". Il problema non è di essere o meno come il pubblicano o di quanti peccati hai fatto (speriamo pochi). Il problema è che chi si umilia sarà esaltato – anche se fosse un pubblicano – mentre chiunque si esalterà sarà umiliato. La preghiera del pubblicano è diventato un metodo di preghiera, la "preghiera del cuore", ma è necessario iniziare ogni nostro momento di preghiera, di meditazione, di lettura della Parola con questo atteggiamento del pubblicano: "Sono di fronte a te, Padre, io sono un peccatore, abbi pietà di me". Troppe volte lo dimentichiamo e quindi preghiamo "tra me e me", preghiamo davanti allo specchio, ci facciamo, oltre che tutti i selfie da mettere sui gruppi social, anche il selfie spirituale.

Prima Lettura   Os 6, 1-6
Voglio l'amore e non il sacrificio.
Dal libro del profeta Osèa
«Venite, ritorniamo al Signore:
egli ci ha straziato ed egli ci guarirà.
Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà.
Dopo due giorni ci ridarà la vita
e il terzo ci farà rialzare,
e noi vivremo alla sua presenza.
Affrettiamoci a conoscere il Signore,
la sua venuta è sicura come l’aurora.
Verrà a noi come la pioggia d’autunno,
come la pioggia di primavera che feconda la terra».
Che dovrò fare per te, Èfraim,
che dovrò fare per te, Giuda?
Il vostro amore è come una nube del mattino,
come la rugiada che all’alba svanisce.
Per questo li ho abbattuti per mezzo dei profeti,
li ho uccisi con le parole della mia bocca
e il mio giudizio sorge come la luce:
poiché voglio l’amore e non il sacrificio,
la conoscenza di Dio più degli olocàusti. 

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 50
Voglio l’amore e non il sacrificio.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.
Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocàusti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.
Nella tua bontà fa’ grazia a Sion,
ricostruisci le mura di Gerusalemme.
Allora gradirai i sacrifici legittimi,
l’olocàusto e l’intera oblazione. 

Canto al Vangelo
   Sal 94,8 
Gloria e lode a te, o Cristo!

Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Gloria e lode a te, o Cristo!

Vangelo   Lc 18, 9-14
Il pubblicano tornò a casa sua giustificato, a differenza del fariseo.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”.
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”.
Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato». 

1 commento:

  1. Se sono in Cammino e' perche' troppo spesso mi sono comportato come il fariseo...e il sentire del pubblicano e' solo la prima tappa del percorso verso la Verita'...

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