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sabato 14 marzo 2020

CORONAVIRUS: ATTENTI AI MESSAGGI CHE GIRANO SUI SOCIAL!



L’ultimo esempio è un messaggio (RICEVO ORA E TRASMETTO X CONOSCENZA*) su come difendersi dal CoViD-19, da parte dei medici giapponesi di Taiwan. Taiwan è un’isola cinese anche se indipendente da Pechino e non fa parte del Giappone. In questo messaggio si danno consigli di buon senso, con cifre fantasiose e senza nessuna garanzia scientifica:
A/ Se riesco a trattenere tranquillamente il respiro a polmoni pieni per almeno 10 secondi è segno che tutto sommato non ho problemi respiratori. Quando ero ragazzo mi dicevano di fare questo ogni mattina davanti alla finestra aperta, estate e inverno. Lo facevo di più d’estate durante le vacanze che durante l’inverno…
B/ Si raccomanda di bere spesso. Bere spesso è, come i gargarismi, un semplice e, anche se solo parzialmente efficace, ottimo mezzo contro ogni infezione che tocchi la gola. Aggiungo io, puoi anche fare facilmente lavaggi nasali a casa tua. Perché raffreddore e influenza creano problemi respiratori mentre bere aiuta a mandare i germi patogeni nell’apparato digestivo dove vengono neutralizzati.
Questa volta è andata abbastanza bene per il contenuto, per altro scritto in modo “casalingo”, e anche se altri in televisione, presentati come dottori e specialisti, non sembrano molto d'accordo specialmente sull'efficacia del bere spesso. 
Però comunque ci sono troppi messaggi che facciamo girare anche noi senza nessun controllo sui nostri gruppi e che possono produrre effetti molto negativi. Siamo riusciti a togliere di mezzo quasi tutte le cosiddette “catene di sant’Antonio”, ma questo dei consigli e allarmi vari, ancora no. Eppure basterebbe un po’ di senso critico.

Dalla Francia è arrivato un messaggio simile come contenuto che si mette sotto il nome di una dottoressa specialista nelle malattie infettive, dicendo che lavora in pronto soccorso, senza menzionare in quale ospedale e città. Sempre lo stesso stratagemma. Ho cercato e trovato questa dottoressa, effettivamente specialista in malattie infettive. Ho ascoltato una sua intervista. Non dice ciò che racconta il nostro messaggio! 

Ecco il parere di buon senso di Michelangelo, l’orefice che ha creato il sito Butac (Bufale un tanto al kilo):
“Evitate di condividere qualcosa se non vi è arrivato da fonte affidabile al 100%. Tutte le bufale che stanno circolando in queste settimane contribuiscono solo a un grave aumento della disinformazione, con conseguenze che vedremo nei mesi a venire. Stiamoci attenti, aiutiamo chi non ha gli strumenti per distinguere tra una notizia falsa e una corretta. Evitiamo di aggredire chi ha diffuso una sciocchezza, aiutiamoli a capire perché non si debba fare. Sperando davvero che passata quest’emergenza il governo italiano (ma anche quello europeo) riesca finalmente a mettere mano al problema Information Disorder con iniziative su scala perlomeno nazionale, che coinvolgano la cittadinanza il più possibile.”

Dalla Cina invece abbiamo ricevuto un elenco di cautele e considerazioni da un fratello che sta lì con la sua famiglia come missionario. Ci dice che il problema Coronavirus è molto serio e oltre le cautele testimonia che il soccorso più grande per reggere è la preghiera, la Parola di Dio, la comunione tra le persone e, per chi può, la comunione eucaristica. È una testimonianza concreta di una persona conosciuta che non si spaccia per medico o scienziato ma vive sul posto con i suoi la quarantena imposta dal governo cinese. Conosciamo la provenienza, l’affidabilità della persona, possiamo mettere in moto il nostro cervello e ragionarci su. Questo è positivo.  

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