Cattedrale di Echmiadzin, Armenia - san Gregorio l'Illuminatore (257 - 332). |
“Lesse il libro … dallo spuntare della luce fino a mezzogiorno,”. I nostri libri liturgici sono pieni di “forme brevi” e anche le forme "lunghe" molto spesso usano l’arte del ritaglio biblico. Eppure c'è chi trova queste letture ancora troppo lunghe. Evidentemente qualcosa non va. Papa Francesco cita la celebrazione della Parola del libro di Neemìa di oggi come esempio nel suo ultimo Motu Proprio “Aperuit Illis” «Aprì loro la mente per comprendere le Scritture» (Lc 24,45) in cui vuole invogliare . Tutti in piedi, volendo comprendere veramente il senso del testo della Legge e poi pianti perché comprendono che finora non hanno capito la via della vita e della pace! Ma tutto si conclude con una grande festa: «Questo giorno è consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». «Andate, mangiate … e bevete … e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato … non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza».
Se ascolto veramente la Parola di Dio questo succede!
Possa il popolo dei battezzati innamorarsi della Parola di Dio che è viva ed
efficace, creatrice, cambia la nostra vita. .
Annunciare la Parola di Dio è la cosa più grande che
ci sia, addirittura più di battezzare (anche se il battesimo è l’unica porta di ingresso nella
Chiesa): “Cristo infatti non mi ha mandato a battezzare, ma a predicare il
vangelo; non però con un discorso sapiente, perché non venga resa vana la croce
di Cristo”. (1 Cor 1:17)
Beati quelli che con umiltà e tremore prestano se
stessi al Signore per annunciare la Buona Novella e quelli che li sostengono con
la loro preghiera. Beato Gregorio l'Illuminatore, vescovo e primo Katholikos di Armenia, che ha illuminato in modo determinante il popolo armeno!
Prima
Lettura Ne 8,1-4.5-6.7-12
Esdra aprì il libro della legge e benedisse il Signore, e tutto il popolo rispose: Amen, amen!
Esdra aprì il libro della legge e benedisse il Signore, e tutto il popolo rispose: Amen, amen!
In quei giorni, tutto il popolo si radunò come un solo uomo sulla piazza davanti alla porta delle Acque e disse allo scriba Esdra di portare il libro della legge di Mosè, che il Signore aveva dato a Israele. Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all’assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.
Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntare della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci d’intendere; tutto il popolo tendeva l’orecchio al libro della legge. Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l’occorrenza.
Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutti; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore.
I leviti spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi. Essi leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e così facevano comprendere la lettura.
Neemia, che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge.
Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza». I leviti calmavano tutto il popolo dicendo: «Tacete, perché questo giorno è santo; non vi rattristate!». Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni e a esultare con grande gioia, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 18
I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore.
La
legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.
I
precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.
Il
timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.
Più
preziosi dell’oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.
Canto al Vangelo Mt 1,15
Alleluia, alleluia.
Il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo.
Alleluia.
Vangelo Lc 10, 1-12
La vostra pace scenderà su di lui.
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.
Canto al Vangelo Mt 1,15
Alleluia, alleluia.
Il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo.
Alleluia.
Vangelo Lc 10, 1-12
La vostra pace scenderà su di lui.
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
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