San Luca è un pagano convertito a Gesù. È arrivato all’età
adulta, aveva una buona professione, ecc., senza
essere mai stato inserito nella comunità ebraica. Nel suo Vangelo, scritto forse
20 anni dopo la Risurrezione di Gesù, egli lo chiama con sicurezza “Signore”, “Kyrios”.
L’Unico Signore! È vero che letto da un certo punto di vista l’Antico Testamento permette di riconoscere in Gesù
di Nazareth il Messia di Dio. Ma la lettura ufficiale e comune lo negava. Gesù è
stato rigettato dalle autorità e dal popolo. Mentre era crocifisso come
impostore, tutti a Gerusalemme celebravano la Pasqua chiedendo a Dio di
mandare presto il Messia. Gesù è stato condannato da tutto ciò che era stabilito,
rodato, tranquillo, spirituale, saggio, impegnato, pio. “La pietra scartata dai costruttori
è diventata pietra d’angolo, ed è una meraviglia ai nostri occhi!” Quale esperienza
enorme con Cristo risorto ha dovuto fare Luca per credere, per perdere la sua vita
dietro a Paolo e affrontare tutte le grane e le persecuzioni che subivano! Ha scritto
due libri (il Vangelo e gli Atti degli Apostoli) di cui ogni parola è stata
ispirata dallo Spirito Santo. Certamente ha sperimentato una vicinanza speciale dello Spirito mentre rifletteva, sceglieva gli episodi e le parole!
Il Cristianesimo è un’avventura tutta appoggiata sullo Spirito Santo,
sulla comunione con Cristo risorto, e in niente sulle istituzioni mondane. Però
la tentazione di installarsi, o di rimanere nel proprio guscio è sempre presente.
La condizione, ieri e oggi, per essere anche un semplice discepolo è di andare come agnelli in mezzo a
lupi; non portando borsa, né sacca, né sandali e non perdendo tempo fuori dall’obbedienza.
Un altro punto: Luca voleva conoscere Gesù a fondo, non si accontentava
di qualche preghiera ripetuta. Per poter scrivere il Vangelo ha dovuto
approfondire, ma era una esigenza della sua fede, conoscere Gesù, quello che aveva
fatto, quello che aveva detto, il suo pensiero e i suoi sentimenti. Non si può essere
discepoli diversamente.
Prima Lettura 2 Tm 4, 10-17
Solo Luca è con me.
Solo Luca è con me.
Figlio mio, Dema mi ha abbandonato, avendo preferito le cose di questo mondo, ed è partito per Tessalònica; Crescente è andato in Galazia, Tito in Dalmazia. Solo Luca è con me.
Prendi con te Marco e portalo, perché mi sarà utile per il ministero. Ho inviato Tìchico a Èfeso. Venendo, portami il mantello che ho lasciato a Tròade in casa di Carpo, e i libri, soprattutto le pergamene.
Alessandro, il fabbro, mi ha procurato molti danni: il Signore gli renderà secondo le sue opere. Anche tu guàrdati da lui, perché si è accanito contro la nostra predicazione.
Nella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Nei loro confronti, non se ne tenga conto. Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare a compimento l’annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 144
I tuoi santi, Signore, dicano la gloria del tuo regno.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.
Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.
Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.
Canto al Vangelo Gv 15,16
Alleluia, alleluia.
Io ho scelto voi, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga.
Alleluia.
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.
Canto al Vangelo Gv 15,16
Alleluia, alleluia.
Io ho scelto voi, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga.
Alleluia.
Vangelo Lc 10, 1-9
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
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