Giona sotto la pianta di ricino - Basilica di Aquileia. |
Giona annuncia la conversione alla popolazione di
Ninive che, spronata dal decreto del Re, si converte evitando il castigo
meritato dai loro peccati precedenti.
Maria e Marta accolgono il Signore Gesù nella loro casa.
Sono due donne bravissime e pie. Marta si lascia prendere dai molti servizi per
il Signore! E sbaglia, tanto che Gesù la rimprovera – con amore, ma la
rimprovera – mentre Maria non si crede arrivata, ha sete di sentire la Parola di
Gesù, di conoscerlo meglio e di stare con lui. L’importante non è fare! Ma, come?
La fede non si vede forse dalle opere senza le quali essa è morta, come dice
san Giacomo? Sì certo, ma bisogna fare bene, fare come vuole Gesù e non altro. Questo "altro" lo possono fare anche le altre religioni, anche chi non crede. In questi giorni
di avvio dell’anno catechistico incontro un gruppo di famiglie straniere di buon livello culturale che sono praticanti da sempre, hanno fatto
battezzare i loro figli. Alcuni di loro si sono offerti per fare il catechismo
ai bambini in questa piccola comunità. Quando ho chiesto qual era il
fondamento del Cristianesimo, chi mi ha dato una risposta chi un’altra, chi mi ha
detto: “è una cosa che uno sente”, ecc. Al momento del battesimo dei loro figli
hanno promesso di educarli nella fede della Chiesa ma non sanno di che si
tratta. Come possono trasmettere la fede? Quando ho cominciato a dire che il
fondamento del Cristianesimo è la risurrezione di Gesù e che la morte è vinta, una
donna ha detto: “ma questo è davvero molto interessante, la prossima volta dobbiamo
riprendere il discorso per approfondirlo!” Molte di queste donne e tutti i
mariti sono di livello universitario e hanno letto tanti libri per gli esami, ma
non hanno mai letto il Vangelo – il libro della loro Salvezza eterna, così piccolo
– dalla prima pagina all’ultima!
Ho preso questo esempio recente, ma sappiamo che è
la situazione generale. Anch’io tanti anni fa avevo letto grossi libri per gli
esami e non avevo mai letto il Vangelo dalla prima pagina all’ultima né sopratutto incontrato
Gesù risorto! E credevo di conoscere il Cristianesimo e molti mi dicevano che ero
cristiano! Anche in parrocchia alcuni che vivono certe forme, certe devozioni,
perfino certe superstizioni, credono di sapere tutto e vogliono insegnare gli
altri e anche correggerli, perfino il Papa. C'è il rischio che, invece di
annunciare la Buona Notizia che rende il Cristianesimo unico e capace di
salvare, diffondano sotto nome di Cristianesimo quello che è una semplice
religione naturale.
Non varrebbe la pena fermarsi ai piedi del Signore per
un incontro profondo con lui e conoscerlo meglio? I nostri adulti non hanno forse
bisogno e diritto di avere catechesi adatte a loro, e di poter conformare la loro vita alla bellezza della Buona Notizia?
Prima
Lettura Gn 3, 1-10
I Niniviti si convertirono dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro.
I Niniviti si convertirono dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro.
In quei giorni, fu rivolta a Giona una seconda volta questa parola del Signore: «Àlzati, va’ a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore.
Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta».
I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. Giunta la notizia fino al re di Nìnive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere.
Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Nìnive questo decreto: «Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. Uomini e animali si coprano di sacco, e Dio sia invocato con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. Chi sa che Dio non cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non abbiamo a perire!».
Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 129
Se consideri le colpe, Signore, chi ti può resistere?
Dal
profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.
Se
consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.
Israele
attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe.
Canto al Vangelo Lc 11,28
Alleluia, alleluia.
Beati coloro che ascoltano la parola di Dio
e la osservano.
Alleluia.
Vangelo Lc 10, 38-42
Marta lo ospitò. Maria si è scelta la parte migliore.
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe.
Canto al Vangelo Lc 11,28
Alleluia, alleluia.
Beati coloro che ascoltano la parola di Dio
e la osservano.
Alleluia.
Vangelo Lc 10, 38-42
Marta lo ospitò. Maria si è scelta la parte migliore.
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
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