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martedì 29 novembre 2016

PASSATO, PRESENTE, FUTURO. martedì 1a sett. Avvento

Creazione - Breughel
“In quel giorno ….” . La prima lettura è tratta dal libro del profeta Isaia e ci riporta una profezia messianica: quando verrà il Messia egli restaurerà la pace che regnava nel paradiso terrestre prima del peccato. La profezia è rivolta al futuro e anche noi, spontaneamente, leggendo quelle immagini di armonia: il lupo dimorerà con l’agnello, ecc. la sentiamo annunciatrice di un futuro ancora da venire.

Ora per noi cristiani, il Messia è già venuto, è Gesù di Nazareth. La domanda che ci facciamo allora incrocia la critica che molti, gli ebrei in primis, fanno alla nostra fede: voi dite che il Messia è già venuto ma non vediamo nessuna pace sulla terra. Chi potrebbe dire il contrario se si parla di terza guerra mondiale già in atto, “a pezzettini”, e sappiamo che i nostri fratelli e sorelle cristiani sono perseguitati in tante parti del mondo, se vediamo le immagini di popolazioni inermi intrappolate ad Aleppo o in tanti luoghi di conflitti, se leggiamo di terrorismo ma anche di violenza domestica e di bullismo crescenti nella nostra Italia?

La risposta che danno i cristiani è che il Regno di Dio è venuto in Gesù di Nazareth ma si estende nel mondo attraverso chi crede in lui. Però in una Europa che è stata tutta battezzata, questa risposta chiede di essere ulteriormente precisata. È innegabile il bene che l’evangelizzazione ha fatto, oltre che ai singoli, anche all’insieme delle società che hanno accolto il Vangelo fino a formare la cosiddetta “Cristianità”. Ma “Cristianità” non ha mai significato che tutti i battezzati fossero santi.


E Gesù ci da una chiave fondamentale: In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza». Gesù esulta perché nel suo amore Dio ha voluto nascondere il suo mistero a coloro che appoggiandosi sulla loro intelligenza vogliono fare di tutto la loro proprietà a differenza dei piccoli che sanno di dipendere, di non essere padroni della vita propria e di quella degli altri. Gli umili! Quelli che più facilmente diventano miti, aperti e non chiusi.

Appena attraversato dalla luce dello Spirito Santo, Pietro proclamò Gesù Figlio di Dio e Cristo, ma dopo pochi istanti, quando Gesù rivelò che la sua strada era quella della croce, Pietro si contrappose decisamente a Lui. E Gesù lo rimproverò chiamandolo Satana, solo perché pensava ancora come la mentalità umana comune e non secondo Dio.

Per cui molti battezzati possono non conoscere affatto Gesù. Nessuno li rigetta o li giudica. Gli umili non rigettano gli altri. Ma ci dobbiamo chiedere invece: “Conosco veramente Gesù? sono cristiano? cerco l’umiltà e la piccolezza di Gesù affinché Egli mi possa far partecipe del suo amore, rivelarmi il suo mistero?”

Chi segue Gesù realmente non si vanta, non si vendica, non invidia, non tiene conto del male ricevuto, tutto e tutti crede, giustifica, scusa... È in pace con tutti. Attraverso di lui è presente già il Regno messianico della pace.

Quanto è bello incontrare un cristiano!

Convertiamoci in modo che questo cristiano sia io! Convertiamoci in modo che questo brano di Isaia della prima lettura sia tutto da capire al presente: Il Messia è presente, vivo, vincitore del peccato e della morte, e il suo regno è presente nel mondo. La sciagura è quando questo brano si deve leggere un po’ al passato (il Messia è venuto, è Gesù di Nazareth) e il resto al futuro (poi, chi sa quando, il suo Regno di pace verrà).



Prima Lettura   Is 11, 1-10
Su di lui si poserà lo spirito del Signore.

Dal libro del profeta Isaìa
In quel giorno,
un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e d’intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.
Si compiacerà del timore del Signore.
Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire;
ma giudicherà con giustizia i miseri
e prenderà decisioni eque per gli umili della terra.
Percuoterà il violento con la verga della sua bocca,
con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio.
La giustizia sarà fascia dei suoi lombi
e la fedeltà cintura dei suoi fianchi.
Il lupo dimorerà insieme con l’agnello;
il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un piccolo fanciullo li guiderà.
La mucca e l’orsa pascoleranno insieme;
i loro piccoli si sdraieranno insieme.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera;
il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso.
Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
in tutto il mio santo monte,
perché la conoscenza del Signore riempirà la terra
come le acque ricoprono il mare.
In quel giorno avverrà
che la radice di Iesse sarà un vessillo per i popoli.
Le nazioni la cercheranno con ansia.
La sua dimora sarà gloriosa.

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 71  
Nei suoi giorni fioriranno giustizia e pace.


O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.

Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.

Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri.

Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole germogli il suo nome.
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
e tutte le genti lo dicano beato.

Canto al Vangelo  
Alleluia, alleluia.

Ecco, viene il Signore nostro Dio con potenza grande,
illuminerà gli occhi dei suoi servi.
Alleluia.


Vangelo 
  Lc 10, 21-24
Gesù esultò nello Spirito Santo.
  
Dal vangelo secondo Luca
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

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