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domenica 27 novembre 2016

AVVENTO E KAIROS Prima domenica di Avvento

Il Tempo Opportuno,
affresco di 
Francesco Salviati (1543-1545)
, Sala dell'Udienza, 
Palazzo Vecchio, Firenze
Comincia l’Avvento, cioè Natale è vicino. Prepariamoci a questa bellissima festa.
Anche con tutta la disillusione che gli anni hanno potuto portare e anche la progressiva secolarizzazione che ha ingombrato la nostra vita quotidiana e soffocato il clima di Natale dell’infanzia, Natale è un richiamo forte alla gioia e a una certa magia della vita.

Il Signore ci vuole preparare e ci offre per questo un tempo, un kairos forte (sappiamo tutti che kairos è la parola greca che indica il tempo nel senso di “occasione opportuna”, a differenza di “cronos” che indica il tempo che scorre, indifferentemente di ciò che vi succede).

Se la prima lettura ci offre una visione di pace e di pienezza che suscita gioia e speranza, la seconda lettura punta il dito sulle cose da cambiare nella nostra vita per realizzare la conversione della nostra vita alla morale cristiana e il Vangelo riprende l’avvertimento alla vigilanza sulla quale ci siamo soffermati già ieri.
Vigilate perché non sapete né il giorno né l’ora, ricordatevi il diluvio, pensate a i ladri che vengono di notte.
Non proprio un pensiero “natalizio”. Eppure …
Ieri abbiamo detto che l’incontro col Signore avviene attraverso la morte.

Gesù ci propone come immagine il diluvio. Per sviluppare la nostra riflessione pensiamo alle alluvioni di questi giorni in Liguria e Piemonte. Hanno detto che le piogge sono state peggiori di quelle del ’94 che hanno provocato circa 70 morti. Quest’anno lamentiamo la perdita di soltanto 2 o 3 vite umane. Perché dal ’94 in poi il tempo è stato usato bene per pulire il letto dei fiumi, per costruire argini più efficaci, per migliorare l’organizzazione dei soccorsi in caso di crisi.

Questo ci dice che possiamo e dobbiamo prepararci ai momenti di crisi prima che avvengano e che questo vale anche sul piano spirituale.


È vero che un pentimento sincero all’ultimo minuto mi assicurerà l’abbraccio del Padre Buono che vuole salvare tutti i suoi figli, ma che vergogna di aver sciupato tutta la mia vita mentre potevo crescere nella vita spirituale e arrivare sereno e senza confusione a quell’appuntamento che sapevo ineluttabile.
Ma c'è di più. E questo faceva tremare i santi: il nostro cuore è uno, e ogni peccato non è solo un male che faccio, magari a danno del prossimo, ma è anche un legame che si crea nel mio cuore e che di per sé rimane, anzi, se ripetuto si sedimenta, sempre più forte, diventa abitudine, quindi atteggiamento stabile della mia anima CONTRO DIO.
Se costruisco abusivamente una casa nel letto di un torrente, al momento dell’alluvione, potrò avere il più efficiente intervento della protezione civile, questa casa non potrà essere rimossa d’incanto, riporterà danni e sarà causa di pericoli per tutta la città perché provocherà l'esondazione del torrente.

UN AUGURIO A TUTTI DI UN AVVENTO IMPEGNATO VERSO LA GIOIA DEL NATALE.

Prima Lettura  Is 2,1-5
Il Signore unisce tutti i popoli nella pace eterna del suo Regno.
 
Dal libro del profeta Isaia
Messaggio che Isaìa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme.
Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà saldo sulla cima dei monti
e s’innalzerà sopra i colli,
e ad esso affluiranno tutte le genti.
Verranno molti popoli e diranno:
«Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri».
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli sarà giudice fra le genti
e arbitro fra molti popoli.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
contro un’altra nazione,
non impareranno più l’arte della guerra.
Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore.

Salmo Responsoriale  Dal Salmo 121

Andiamo con gioia incontro al Signore.
 
Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!

È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.

Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi.

Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene.

Seconda Lettura  Rm 13, 11-14a
La nostra salvezza è vicina.
 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti.
La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.
Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo.

Canto al Vangelo  Sal 84,8
Alleluia, alleluia.

Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.
Alleluia.


Vangelo   Mt 24, 37-44
Vegliate, per essere pronti al suo arrivo.
  
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

2 commenti:

  1. Grazie Sereno per queste parole di tenerezza che hai usato come da" buon pastore" che ci accompagni con mano in questo cammino di conversione. Il Signore ti benedica sempre

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  2. Grazie Sereno per queste parole di tenerezza che hai usato come da" buon pastore" che ci accompagni con mano in questo cammino di conversione. Il Signore ti benedica sempre

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