Visualizzazioni totali

giovedì 1 dicembre 2016

ANAWIM POVERI DEL SIGNORE giovedì 1a sett. Avvento

Il Popolo schiavo in Egitto
“Confidate nel Signore sempre, perché il Signore è una roccia eterna, perché egli ha abbattuto
coloro che abitavano in alto”. Un bellissimo annuncio che accogliamo con gioia. Gli orgogliosi saranno abbattuti, e noi che ci ritroviamo in piedi e siamo sempre gravati da mille contrarietà da parte della vita e del prossimo, sentiamo di far parte dei beneficati, degli oppressi che potranno calpestare le potenze abbattute.

Ma è veramente così? Trump avrebbe detto: “ciò che mi piace in papa Francesco è che è molto umile, come me!” E ci sentiamo di sorridere un po’. Forse meno netto è il caso di Fidel Castro che ha lottato per ideali migliori della dittatura precedente e dei gruppi di interesse stranieri, ma “a questo scopo” ha calpestato le libertà fondamentali del popolo.

È così facile autoassolversi, sentirsi buono e perfino vittima, mentre tutti gli altri pensano esattamente il contrario di noi.

Magnificat - il Canto degli Anawim - Taizé
Siamo veramente i poveri e umili che Dio salva ed esalta (anawim) se non ci accontentiamo di gridare Signore, Signore! ma facciamo in tutto la volontà del Padre, appoggiandoci a Lui. 
Il brano del Vangelo di oggi è molto chiaro e l’attraversare le tempeste e prove della vita senza riportare danni esige conformare il proprio comportamento al discorso della Montagna che lo precede.

Beati noi se ne abbiamo consapevolezza. Già il riconoscere i nostri fallimenti ripetuti nella via delle beatitudini evangeliche ci porta a quell’umiltà che salva.




Prima Lettura  Is 26, 1-6 
Entri una nazione giusta che si mantiene fedele.

Dal libro del profeta Isaia
In quel giorno si canterà questo canto nella terra di Giuda:
«Abbiamo una città forte; 
mura e bastioni egli ha posto a salvezza.
Aprite le porte:
entri una nazione giusta, 
che si mantiene fedele.
La sua volontà è salda;
tu le assicurerai la pace,
pace perché in te confida.
Confidate nel Signore sempre,
perché il Signore è una roccia eterna,
perché egli ha abbattuto
coloro che abitavano in alto,
ha rovesciato la città eccelsa, 
l’ha rovesciata fino a terra,
l’ha rasa al suolo.
I piedi la calpestano:
sono i piedi degli oppressi, 
i passi dei poveri».

Salmo Responsoriale
   Salmo 117
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.


Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nell’uomo.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nei potenti.

Apritemi le porte della giustizia:
vi entrerò per ringraziare il Signore.
È questa la porta del Signore:
per essa entrano i giusti.
Ti rendo grazie, perché mi hai risposto,
perché sei stato la mia salvezza.

Ti preghiamo, Signore: dona la salvezza!
Ti preghiamo, Signore: dona la vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
Il Signore è Dio, egli ci illumina.

Canto al Vangelo   Is 55,6 
Alleluia, alleluia.

Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
invocatelo, mentre è vicino.
Alleluia.

Vangelo  
 Mt 7, 21.24-27
Chi fa' la volontà del Padre mio, entrerà nel regno dei cieli.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

1 commento:

  1. Qualcuno chiede chi sono gli Anawim (anaw al singolare): sono i poveri e umili che Dio salva ed esalta, coloro che sanno di non potersela cavare da soli e si appoggiano in tutto su Dio, temendolo di timore filiale e impegnandosi dal profondo del loro cuore ad osservare i suoi comandamenti

    RispondiElimina