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sabato 10 dicembre 2016

SALE E LIEVITO. SUICIDIO ASSISTITO CON IL CONFORTO DEI SACRAMENTI!

Gesù ci invita ad essere sale e lievito e ci assicura che come il sale da sapore al cibo e un po’ di lievito fermenta tutta la pasta, così il vero testimone di Cristo fermenta in senso cristiano tutta la sua famiglia, la comunità locale, la società.

Gesù precisa anche nel Vangelo quale è il segno realmente efficace: la comunità cristiana unita nello Spirito di Cristo, nell’Amore di Cristo. Siate uno e il mondo crederà. È la struttura stessa della Chiesa di essere comunione. Mai arrivati, mai perfetti, sempre più consapevoli di non amare abbastanza, sempre più umili, però certi del potere della comunità.

Se c'è il sale ci sarà una realtà salata, ci saranno i salati. Se c'è il lievito, ci sarà una società lievitata.

Un esempio di lievito fortissimo: s. Massimiliano Kolbe ad Auschwitz, si è offerto volontario per sostituire un prigioniero, padre di famiglia, e scendere con gli altri a morire di fame e sete. I superstiti hanno testimoniato che dopo la sua morte alcune atrocità estreme non si sono più viste ad Auschwitz. Come se ci fosse un argine al male, come se anche i più feroci tra i nazisti fossero stati toccati nel più profondo, al di là della loro volontà. O, meglio, la loro volontà ancora non consegnata al male era stata attratta da tanto bene e si era aperta a un modo finora sconosciuto per loro di essere veramente uomo. Cresciuti nel culto del Übermensch, il Superuomo, questo “prete cattolico”, untermensch (sottouomo) tra i peggiori visto che affermava essere suo ideale l’umiltà, il perdono dei nemici, la castità, ecc., aveva però presentato un modo diverso ma innegabile di essere veramente Uomo con la “U” maiuscola.

Dobbiamo credere al Signore Gesù e alla forza della nostra perseveranza. Anzi, “obbedienti come sempre”, privilegiamo la costruzione della comunità perché è la volontà del Signore che presentiamo la nostra testimonianza come corpo. Certo la Chiesa canonizza in genere singoli testimoni, ma Gesù vorrebbe poter canonizzare comunità intere. Benché troppo raro, c'è un caso famoso in questo senso nella Chiesa: i sette santi fondatori dei Servi di Maria. Il fatto che ci sia in modo così esplicito la presenza della Madonna in questa faccenda non cada invano nell’orecchio di chi ce l’ha aperto ….

C'è dunque il lievito potente del Vangelo. San Paolo invita però ad eliminare il lievito vecchio, Gesù invita a guardarsi del lievito dei farisei. Come c'è il lievito del Vangelo che rende buono il pane della vita c'è anche il lievito di morte. Come il Vangelo è un progetto intelligente, c'è un contro progetto di idee, di mentalità che può fermentare in senso negativo la vita di chi non sa difendersene.


Lo vediamo dappertutto. Ma alle cose vecchie che non ci colpiscono più (siamo lievitati anche noi in questo senso) si aggiungono cose nuove. Un servizio Rai oggi parlava della fecondazione artificiale eterologa. Bisogna andare in Spagna per questo. Interrogati per strada, giovani spagnoli belli e sorridenti, come si dice “normali”, dicevano tranquillamente che avere un figlio è un diritto di ogni donna e non importa che abbia un compagno o meno, che sia lesbica o meno. E quindi lo Stato deve provvedere ad assicurare questo diritto: lievitati. In Francia, in questi giorni, è diventato reato per la legge il presentare sul web argomenti contro l’aborto! Delitto d’opinione. I deputati francesi hanno trovato buono e normale questa aberrazione: lievitati.

Si affaccia oggi un altro problema, che rappresenta quasi una perfezione dell’azione del “lievito”. In alcuni paesi come Canada e Svizzera, è ormai legale il suicidio assistito. Come sempre diventa anche questo un business. Strutture sanitarie a pagamento propongono in modo dolce e confortevole quelle ultime “cure” amorevoli: ammazzarti. Non volendo farti mancare nulla ti propongono anche l’assistenza di un ministro della fede, anche di preti cattolici!

È terribile pensare a questo business, ma il dramma più grande è che un credente e peggio ancora un prete, possano essere “lievitati” al punto di considerare normale, misericordioso, facente parte della libertà nello Spirito, ecc. che uno possa suicidarsi e chiedere l’aiuto dei sacramenti per “farlo più serenamente”. Grazie a Dio i vescovi reagiscono. In questi giorni il vescovo di Chur in Svizzera, e i vescovi della faccia atlantica del Canada. Ma quando un vescovo scrive un documento è segno che il male è già penetrato profondamente.


Crediamo nella forza del Vangelo e purifichiamoci dal lievito del mondo. Per questo è indispensabile il discernimento.

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